“Non possiamo più stare a vedere le nostre università totalmente complici o silenti rispetto al genocidio in atto a Gaza per mano di Israele”
Davanti alla sede della Normale di Pisa a piazza dei Cavalieri, studenti e ricercatori, sindacalisti dell’Usb hanno protestato contro il bando Maeci in supporto delle imprese israeliane. Camilla Diurno del collettivo Cambiare rotta ha spiegato la situazione ai nostri microfoni: “Siamo qui in piazza a Pisa, come in tutta Italia per dire forte e chiaro ‘no’ al bando Maeci. Studenti, docenti, personale tecnico e amministrativo hanno deciso di chiamare questa giornata di sciopero perché non possiamo più stare a vedere le nostre università totalmente complici o silenti rispetto al genocidio in atto a Gaza per mano di Israele. Cooperare con loro significa supportare la guerra“.
Palestina, presidio a Pisa contro il bando Maeci. Ricercatrice: “La scienza ha un’etica”
Anche Maria Antonietta Pascali, ricercatrice al Cnr e delegata Usb Pisa, ha risposto alle nostre domande: “La posizione del sindacato è che la ricerca deve andare nella direzione del bene collettivo. Qualunque tecnologia che possa avere un doppio uso, anche bellico, non va bene. Non possiamo derogare dai nostri principi e valori. Non possiamo supportare la ricerca di paesi che stanno supportando questa linea politica di guerra“.
Napoli, studenti manganellati in presidio: ancora tafferugli
Una situazione simile a quella di Pisa è avvenuta anche a Napoli, dove all’indomani degli scontri avvenuti in via Toledo tra manifestanti e polizia, gli attivisti si sono radunati – dopo aver indetto una conferenza stampa davanti al Teatro San Carlo – all’esterno del Consiglio Comunale rivendicandone responsabilità. Ci sono stati dei tafferugli quando alcuni dei manifestanti hanno provato ad entrare all’interno dell’edificio. “Pretendiamo risposte. Manfredi hai le mani sporche di sangue“.
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