Stamattina è stato celebrato il rito funebre musulmano per uno degli operai morti nel cantiere fiorentino dell’Esselunga. Dopo la preghiera, l’imam Izzedin Elzir ha risposto anche alle domande sulla reazione del console Marco Carrai, in seguito al convegno sul Medio Oriente tenutosi sabato scorso a Palazzo Vecchio. Elzir: “Certamente il console Carrai è nato nella realtà italiana, dove c’è antisemitismo. Lo denunciamo anche noi qui in Italia e in Europa, ma nel mondo islamico e palestinese, dove sono cresciuto, sotto l’occupazione israeliana, non ho conosciuto antisemitismo. Solo qui”.
Crollo a Firenze, la preghiera dell’imam: “Li ricorderò nel Ramadan”
Parlando di Taufik Haidar e degli altri operai marocchini morti nell’incidente del cantiere dell’Esselunga, l’imam Elzir ha spiegato che “le salme verranno portate a casa, uno verso Bologna e poi in Marocco, le altre due prima a Bergamo e poi in Marocco. In patria i familiari potranno decidere di fare di nuovo il rito funebre. Ricorderò sempre queste persone in ogni preghiera, naturalmente nel Ramadan. Ho denunciato quanto ho sentito da alcuni di loro, invece di guadagnare loro, facevano guadagnare chi non lavorava realmente”.