Ora solare, stanotte si dorme un’ora in più

Lancette indietro di un’ora nella notte fra sabato e domenica: torna infatti l’ora solare, che ci accompagnerà fino al 31 marzo 2024.

Gli italiani godranno così di un’ora in più di sonno, pagando lo scotto di vivere giornate con un’ora in meno di sole la sera. Terminerà così dopo 7 mesi l’ora legale, la variazione convenzionale dell’orario astronomico.

In generale, con il passaggio all’ora solare, potremo disporre di 60 minuti di luce in più al mattino, ma le giornate saranno più brevi. Il buio calerà prima. In primavera, nella notte tra il 30 e il 31 marzo 2024, le lancette dovranno essere spostate un’ora in avanti e tornerà l’ora legale.

Le ragioni sono due: da un lato questa misura consente risparmi energetici, poichè centrando una parte rilevante delle attività durante le ore di luce solare si riduce il ricorso all’illuminazione artificiale, dall’altro i cittadini possono beneficiare di un maggior numero di ore di luce solare.

Ora solare tutto l’anno? Il dibattito

Nella storia del nostro Paese la prima adozione dell’ora legale – nata da un’intuizione di Benjamin Franklin – è datata 1916, quando fu limitata al solo periodo estivo.

Fino al 1920 l’inizio fu anticipato a marzo ma per i successivi venti anni non se ne parlò più. L’ora legale tornò in auge solo nel 1940, in pieno periodo bellico, e proseguì durante la ricostruzione fino al 1948: è proprio in quell’anno che lo spostamento delle lancette fu il più anticipato della storia, al 29 febbraio.

Orologio
Foto | Pexels @Tim Samuel – Newsby.it

Per i diciotto anni successivi l’ora solare tornò a dominare per tutti e dodici i mesi dell’anno mentre l’adozione definitiva di quella legale si ebbe nel ’66, dal 22 maggio al 24 settembre.

Si continuò, con inizio dell’orario estivo nella tarda primavera, fino al 1979: nel 1980 lo spostamento delle lancette fu anticipato al 6 aprile, ma dal 1981 in poi la domenica di riferimento per l’inizio dell’orario ‘estivo’ è sempre stata l’ultima di marzo e quella per il ritorno della ‘solarità’ l’ultima di ottobre.

Da tempo in Europa, e anche in Italia, si discute dell’abolizione del cambio dell’ora solare: sono in molti infatti coloro che sostengono i benefici dell’adozione dell’ora legale durante tutto l’anno.

Di recente, in vista del cambiamento nell’ultimo weekend di ottobre, lo ha ricordato la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), presieduta da Alessandro Miani e promotrice assieme a Consumerismo No Profit di una petizione online proprio indirizzata in tal senso.

Secondo le stime fornite da Sima, adottare l’ora legale per 365 giorni farebbe consumare meno energia, comportando un risparmio in Italia di almeno 204 milioni di Euro all’anno.

Una cifra destinata a salire se le tariffe elettriche dovessero rincarare ulteriormente a fronte del conflitto israelo-palestinese. Anche l’ambiente e la salute pubblica ne beneficerebbero, a fronte di un consistente taglio alle emissioni nocive pari a 200mila tonnellate di CO2 in meno e lo stop ai disturbi di alterazione dei ritmi sonno-veglia che capita di vivere nel passaggio da ora solare a ora legale e viceversa.

Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale guidata da Giuseppina Di Foggia, nei 7 mesi di ora legale il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi di energia per 370 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 140 mila famiglie. Il dato si traduce in un risparmio economico di circa 90 milioni di euro.

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