Non una di meno, mega calza di carbone: “Befane” in Regione Lazio

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Un flash mob di streghe davanti alla Regione Lazio per portare una mega calza di carbone in seguito alle promesse non mantenute sulla riapertura di alcuni consultori. È questa l’iniziativa simbolica organizzata da ‘Non una di meno’ per l’Epifania. “Tanto carbone, solo carbone a questi bugiardi“, ha urlato una delle donne che hanno preso parte all’iniziativa, vestita da Befana.

I motivi della manifestazione contro la Regione Lazio

La manifestante ha quindi spiegato: “Stiamo riempiendo la calza della Befana per la Regione. Per questi bugiardi, che hanno detto una marea di bugie sui consultori, sull’interruzione volontaria di gravidanza e sulle sale parto. La sanità nel Lazio è una tragedia. E chiaramente per le donne sarà un 2021 di lotta“.

Qua ci sono anche tutti i tavoli che abbiamo aperto con la Regione. Ci hanno detto che la RU-486 ci sarebbe stata in tutti i consultori. L’aborto farmacologico nei consultori. Il personale nei consultori. I consultori riaperti. Stiamo ancora aspettando tutto questo. Sono due, tre, quattro anni che aspettiamo. Aspettiamo da una vita“, è la protesta delle rappresentanti di ‘Non una di meno’.

Il “rito propiziatorio” di Non una di meno

Le “streghe” hanno anche inscenato un rito propiziatorio per denunciare i ritardi della Regione. “Ogni consultorio ora riapriamo“, hanno ribadito. Il tutto è stato accompagnato dalle donne di ‘Non una di meno’ con risate e ghigni che richiamano appunto al mondo della stregoneria e all’immagine della Befana. Suggerendo, nemmeno indirettamente, un trattamento da parte dell’amministrazione locale che le rende simili a creature maligne.

La manifestazione si è quindi conclusa raccogliendo i fogli che riassumono le mancate promesse della Regione Lazio in una pentolaccia. Le “streghe” hanno dato simbolicamente fuoco a tali documenti, per poi posare davanti alla sede regionale con la loro gigantesca calza della Befana riempita di carbone. Nel frattempo un piccolo capannello di curiosi si era riunito intorno alle manifestanti.

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