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A Napoli, i piccoli imprenditori si sono riuniti in Piazza Plebiscito per protestare e chiedere una risposta al Governo. I partecipanti sono stati circa 500, tra barbieri, ristoratori, titolari di attività turistiche e commercianti. In piazza sono state portate 15 grandi croci di legno come simbolo della sofferenza del mondo imprenditoriale. “Queste croci rappresentano il peso che stanno portando le imprese sulle proprie spalle da un anno. Rappresentano le sofferenze degli imprenditori, i loro sacrifici e le tasse che non riescono a pagare. Oggi chiediamo al governo di poter fare un decreto legge ad hoc per gli imprenditori“. Così Vincenzo Schiavo, presidente Confesercenti Campania. “Oggi in piazza ci sono oltre 30 categorie che hanno bisogno di una risposta“, ha aggiunto. “La croce Assohotel rappresenta tutto il comparto alberghiero. Siamo in ginocchio da un anno e con noi tanti altri settori, come quello alberghiero“, ha spiegato una delle partecipanti alla manifestazione.
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Protesta imprenditori, la disperazione di un ristoratore: “Sono finito in mano agli usurai”
È scoppiata sul finire della manifestazione dei piccoli imprenditori indetta a piazza Plebiscito dalla Confesercenti la rabbia di uno dei ristoratori napoletani ormai sempre presente in piazza. “Sono finito in mano agli usurai, questi politici devono andare a casa. Sono un ex contrabbandiere, 30 anni fa ho portato i miei figli a lavorare, abbiamo fatto le nottate a lavorare in cucina. Ci stanno distruggendo” ha urlato il ristoratore.