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Sono scesi in piazza a Napoli ancora una volta i disoccupati del Movimento 7 Novembre per rivendicare il diritto al lavoro. Dopo una serie di blocchi stradali si sono diretti verso il Comune per chiedere un incontro con il neo sindaco Gaetano Manfredi e chiedergli di rinnovare la sua disponibilità, ampiamente espressa durante la campagna elettorale, ad occuparsi del problema disoccupazione in città.
Disoccupazione e licenziamenti: i problemi di Napoli
“Si tratta di una mobilitazione già prevista per denunciare i licenziamenti, la disoccupazione che dilaga, la precarietà, l’assenza di un salario e di una vita dignitosa. Denunciamo anche che dal 1° agosto al 30 settembre oltre 300 disoccupati hanno svolto la funzione di raccolta differenziata di carta, plastica e vetro su tutto il litorale“, ha spiegato uno dei manifestanti di Napoli.
È stata l’occasione per protestare anche contro l’aumento delle bollette e per ricordare l’enorme sforzo fatto dai disoccupati durante la stagione estiva per la pulizia di tutto il litorale partenopeo. “Siamo qua perché il ministro Orlando, pochi minuti fa, ci ha confermato che il giorno 5 in Prefettura a Napoli sarà presente per la nostra vertenza. Vorremmo avere la conferma che siano presenti anche il nuovo sindaco e la Regione Campania“, è stata la richiesta.
Operai Whirlpool, tra solidarietà e sconforto
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E a Napoli prosegue anche la mobilitazione degli operai della Whirlpool, sempre più vicini al licenziamento. “Siamo all’esterno della Regione, perché non è mai stata realmente presente e riteniamo che invece debba avere un ruolo centrale nella risoluzione della nostra vicenda“. Così Vincenzo Accurso della Uil durante il presidio all’esterno di Palazzo Santa Lucia per chiedere un maggiore impegno da parte della Regione Campania rispetto alla vertenza.
“Rischiamo di perdere un’altra realtà importante che dà un gettito di entrate al territorio. La Regione deve farsi valere nei tavoli. Deve farsi ascoltare. Più di una volta si dovevano presentare due ministri e non si sono presentati. Solo ieri siamo riusciti ad avere il ministro Orlando al tavolo. La fiducia ci deve essere e non può mancare, perché sono gli unici che possono dare una reale soluzione alla vertenza“, ha spiegato Accurso. Che poi ha raccontato lo stato d’animo degli operai di Napoli: “Lo sconforto c’è, ma siamo una vera e propria famiglia. Ci facciamo forza tra noi e andiamo avanti. Ora vogliamo risposte“.