Varie opere sono appena rientrate al Museo e Real Bosco di Capodimonte da lunghi periodi di prestito in Italia e all’estero
La ‘Danae’ e i ritratti di Paolo III di Tiziano, ‘Antea’ del Parmigianino, ‘Giuditta decapita Oloferne’ di Artemisia Gentileschi (prima versione del quadro forse più indagato e drammatico della pittrice vittima di stupro) e con loro ‘La Flagellazione’ di Caravaggio (opera dipinta a Napoli per la chiesa di San Domenico Maggiore e proprietà del Fondo Edifici di Culto del Viminale), l’iconico ‘Vesuvio’ di Andy Wharol, donato da Lucio Amelio e la Cassetta Farnese, capolavoro dell’oreficeria cinquecentesca. Sono alcuni dei 18 capolavori appena rientrati al Museo e Real Bosco di Capodimonte da lunghi periodi di prestito in Italia e all’estero e ora in mostra in un nuovo allestimento nella grande sala 62 al secondo piano del museo napoletano. “La seconda pinacoteca più importante d’Italia, dopo gli Uffizi, ma non per numero di visitatori”, osserva il direttore Eike Schmidt, che punta anche su questa nuova iniziativa per rilanciare il museo invitando tutti i cittadini”.
Napoli, inaugurate opere e installazioni per gli spazi dell’ascensore che conduce al Monte Echia
“Euploia Monte Echia” è un percorso artistico site-specific dedicato agli spazi dell’ascensore del Monte Echia, promosso e finanziato dal Comune di Napoli e curato da Maria D’Ambrosio e Carla Langella. Il progetto nasce dall’esperienza di “Materia Viva – Euploia. Revealing the origin of Parthenope”, ideato da F2Lab e Casa del Contemporaneo con il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che ha visto la collaborazione, tra gli altri, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il comune di Napoli, del MANN-Museo Archeologico Nazionale di Napoli, del Liceo Palizzi e dell’Archivio di Stato di Napoli.