Prima lo shock per i mancati aiuti da parte dello Stato nonostante la chiusura forzata, poi le scuse e l’impegno in prima persona del ministro Dario Franceschini a risolvere la situazione. Sono giorni difficili per le strutture museali in Italia, costrette a chiudere per le disposizioni previste dagli ultimi Dpcm, ancor di più per WOW Spazio Fumetto, realtà attiva a Milano dal 2011, che si era visto negare inizialmente il contributo di sostegno da parte dello Stato. Attraverso un tweet pubblicato nella giornata di venerdì, il ministro dei Beni e delle Attività Culturali ha però chiarito la faccenda promettendo una rapida risoluzione, parlando di “errore di interpretazione”.
Ho chiamato questa mattina Luigi Bona per scusarmi per l’esclusione di @museoWOW dai contributi per l’emergenza Covid. Un errore di interpretazione degli uffici che correggeremo subito. I fumetti sono arte e il @_MiBACT in questi anni ha sempre lavorato per valorizzarli. https://t.co/Tw2RaYhFIi
— Dario Franceschini (@dariofrance) November 13, 2020
Le scuse via Twitter di Dario Franceschini
Luigi Bona, direttore di WOW Spazio Fumetto, aveva commentato con grande amarezza la richiesta respinta. “Con dieci anni di attività e centinaia di mostre che hanno riscosso successo di pubblico e critica, un gemellaggio internazionale con il Museo del Fumetto di Bruxelles, ci aspettavamo che WOW Spazio Fumetto avesse diritto ad essere aiutato con un contributo – le sue parole –. La prospettiva futura è quanto mai incerta e sempre più indirizzata verso un’inevitabile chiusura”.
“I fumetti sono arte e il MiBACT in questi anni ha sempre lavorato per valorizzarli” ha poi scritto su Twitter Franceschini, che poi ha confermato di aver contattato personalmente il direttore Bona, scusandosi pubblicamente e promettendo una soluzione rapida all’errore del Ministero.
Il patrimonio di WOW Spazio Fumetto: non solo mostre
WOW Spazio Fumetto, creato dalla Fondazione Franco Fossati nel 2011, è uno spazio che nel corso dei quasi dieci anni di attività si è fatto notare non solo per le mostre, ma anche per iniziative a livello didattico come corsi di fumetto, sceneggiatura e stop motion. Il tutto rivolto a giovani e meno giovani, apprezzatissimo dagli appassionati.
Il museo ha anche a disposizione una biblioteca con oltre 800mila volumi a fumetti, “prestati anche ad importanti realtà museali italiane”, come sottolineato dallo stesso direttore. Il Dpcm, però, ha fermato ogni attività in loco fino al 3 dicembre. Al momento della chiusura erano in corso un’esposizione sulla storia della Marvel e un’altra sulla figura di Guido Crepax.