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Stamattina è stato inaugurato un murale dedicato ad Anna Frank all’istituto Ghiberti di Firenze. L’iniziativa arriva a pochi giorni dall’aggressione antisemita di Campiglia Marittima, nel Livornese, ai danni di un 12enne ebreo. Ad assalirlo con insulti, calci e pugni sarebbero state due ragazze di 15 anni. Il padre della vittima ha già presentato denuncia ai carabinieri per ingiurie e lesioni aggravate dallo sfondo razziale. La denuncia sarà inoltrata alla Procura dei Minori di Firenze.
L’aggressione antisemita nel Livornese
Stando alle ricostruzioni, l’episodio sarebbe avvenuto attorno alle 18.30 di domenica in un parco pubblico. Le due ragazzine avrebbero dapprima invitato il 12enne, che era in compagnia di alcuni amici, a tacere, per poi apostrofarlo con frasi di stampo antisemita come “devi bruciare nei forni”. Infine, lo avrebbero colpito. Dopo l’aggressione, la vittima è andata al pronto soccorso, dove i sanitari gli hanno diagnosticate una serie di contusioni multiple guaribili in cinque giorni.
Inaugurato il murale ad Anna Frank a Firenze
Come detto, oggi è arrivata l’inaugurazione del murale a Firenze. “I bambini devono crescere con questa filosofia dell’inclusione a 360 gradi. La stessa Anna Frank diceva che tutti gli esseri umani hanno l’obiettivo di essere felici, indipendentemente dalle nostre origini, il nostro status”, ha commentato la dirigente scolastica dell’istituto, Flora Bottino.
“Gli episodi di Campiglia Marittima di questi giorni sono una testimonianza di quanto bisogna sempre stare attenti perché da questi problemi non ne siamo mai usciti”, ha aggiunto l’assessore alla Cultura della memoria del Comune di Firenze, Alessandro Martini. Mentre per Laura Lozzi, dirigente scolastico del liceo artistico di Porta Romana e Sesto Fiorentino, si tratta di “un pensiero che passa attraverso la canna fumaria e arriva a tutti, perché i nostri giovani non si dimentichino del passato”.
“Partire dalla scuola per sensibilizzare”
Così, infine, l’assessore all’Educazione del Comune di Firenze, Sara Funaro: “Un gesto e un’opera d’arte fatta in un anno e in giorni molto particolari. Abbiamo visto quello che è successo a Campiglia Marittima, le offese e le aggressioni al bambino appartenente alla comunità ebraica e l’utilizzo strumentale dei simboli. Per sensibilizzare dobbiamo partire dalla scuola”.