Grande paura a Milano, quando il sabato mattina stava vivendo le sue prime ore di luce. Erano infatti le 7 quando si è verificata una violenta esplosione in un grande condominio in Piazzale Libia, non lontano dalla zona di Porta Romana. Il boato è avvenuto al piano terra di una palazzina di nove piani, di cui i primi tre sono pesantemente coinvolti.
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Gravemente ustionato un trentenne
Secondo le prime ricostruzioni, a provocare lo scoppio dovrebbe essere stata una fuga di gas. Ancora da stabilire se l’incidente sia avvenuto nelle cantine o al piano terra dell’edificio di Milano. In quest’ultimo caso la provenienza potrebbe riguardare uno studio dentistico o un monolocale in cui abita, in affitto, un uomo di trent’anni. Proprio il giovane è colui che ha subito le peggiori conseguenze: gravemente ustionato, è stato trasferito in ospedale. Non risulta in pericolo di vita.
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Sul posto si sono presentate diverse ambulanze, per portare le prime cure ai diversi feriti. Il boato è stato di tale entità da essere sentito anche a Romolo, un altro quartiere di Milano, che si trova a oltre un chilometro di distanza. L’edificio di Piazzale Libia ha riportato gravi danni: l’esplosione ha squarciato l’ingresso, tutte le finestre fino al terzo piano mostrano le conseguenze dell’accaduto, così come il vano ascensore.
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Esplosione Milano: primo bilancio dopo lo scoppio
Il 118 ha fornito un primo bilancio, che riferisce di almeno 50 persone coinvolte nei soccorsi. Il trentenne che ha subito le conseguenze più gravi si trova ora presso l’ospedale Niguarda di Milano, ricoverato in codice rosso con ustioni di secondo e terzo grado su tutto il corpo. Centinaia le persone per strada, dal condominio in questione e da quelli circostanti, che stanno aiutando le forze dell’ordine giunte sul posto a ricostruire l’avvenuto.
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Sul posto sono accorse nove ambulanze, due auto mediche, un’auto infermieristica e una squadra Usar. Presenti anche Polizia, vigili del fuoco e vigili urbani di Milano.
Il vicesindaco di Milano: “Attenzione per le famiglie”
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“C’è una attenzione importante per le famiglie coinvolte e un po’ di preoccupazione per il ferito più grave, di cui stiamo aspettando la prognosi“. E’ quanto dichiarato dalla vicesindaco di Milano, Anna Scavuzzo, al termine di un sopralluogo in piazzale Libia. “Come sempre in questi casi, con le famiglie si valuta la soluzione migliore perché qualcuno preferisce essere alloggiato da parenti e amici, altri magari non hanno soluzioni alternative, e per loro abbiamo già messo a disposizione una sistemazione in albergo – ha spiegato Scavuzzo -. Quanti sono gli inquilini? Stiamo cercando di contattarli uno per uno, i numeri definitivi li avremo fra qualche ora. Sono diverse decine di famiglie, è coinvolto un palazzo di nove piani e uno adiacente“.
La vicesindaco ha detto che “era opportuno e necessario che ci fosse una vicinanza del Comune rispetto al lavoro che si sta facendo. Ho preferito aspettare qualche ora in modo che le operazioni più tecniche affidate alle forze dell’ordine, ai Vigili del fuoco, alla Polizia locale e alla Protezione civile potessero dispiegarsi, poi con il sindaco Sala abbiamo valutato l’opportunità di essere presenti. Sulle valutazioni – ha concluso – stiamo aspettando che si raccolgano sufficienti elementi e che poi l’autorità giudiziaria proceda“.
Pm Siciliano: “Ipotesi fuga di gas in appartamento”
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Presente sul luogo dell’esplosione a Milano anche il procuratore aggiunto del capoluogo lombardo, Tiziana Siciliano. Dopo il sopralluogo il procuratore ha fatto il punto della situazione: “Le prime valutazioni dei vigli del fuoco intervenuti parlerebbero di una fuga di gas in un appartamento privato“, le sue parole con i giornalisti.
I residenti: “Esplosione fortissima, il palazzo ha sobbalzato”
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In attesa di ulteriori accertamenti, sono già state predisposte misure per mettere in sicurezza il palazzo e assistere i residenti. “È già stata predisposta l’assistenza in albergo per chi non potrà entrare in casa stasera. I primi tre piani sono molto lesionati, stiamo verificando l’agibilità“, spiega Cristiano Cozzi, direttore della protezione civile di Milano.
Impressionanti le testimonianze degli abitanti del palazzo di Piazzale Libia: “Intorno alle 7.15 stamattina c’è stata un’esplosione fortissima, il palazzo ha sobbalzato e abbiamo visto tanto fumo. Non sappiamo ancora quando potremo rientrare“, il racconto di un testimone, residente al quarto piano dell’edificio.