Milano, scuole d’arte in piazza della Scala contro “incuria e indifferenza”

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Davanti a Palazzo Marino, gli studenti delle scuole d’arte hanno organizzato una manifestazione per denunciare la loro difficile situazione formativa. “Siamo qui in piazza della Scala per denunciare l’incuria e l’indifferenza delle Istituzioni verso la nostra formazione. In un anno di pandemia non abbiamo ricevuto un’adeguata pianificazione per permetterci di studiare e formarci in presenza“. Così Teresa Cucic, una delle tante studentesse d’arte coinvolte nell’iniziativa. In piazza gli alunni del Teatro Carcano, dell’accademia di Brera e del Conservatorio, tutti impegnati in esercizi di danza o in laboratori artistici. “Non posso lavorare il marmo in casa“, spiega una studentessa di Brera con martello e scalpello tra le mani. “Ballare in una stanza di 10mq davanti ad uno schermo non è possibile“, aggiunge un ballerino del centro studi Teatro Carcano. “L’arte è socialità“, aggiunge una ragazza mentre modella una piccola scultura, “chiediamo di poter tornare in presenza per poter godere di spazi adeguati e confrontarci con insegnanti e compagni“.

“Servono interventi urgenti per le scuole d’arte”

Dopo un anno abbiamo deciso di scendere in piazza per denunciare una situazione insostenibile. La didattica a distanza per noi non è un’opzione fattibile. Per affrontare la nostra formazione al meglio abbiamo bisogno di spazi e attrezzi specifici. Gli atleti sono tutelati dal Coni o dalle federazioni sportive, noi invece non possiamo contare su nessuno. Le nostre categorie sono state abbandonate e lasciate al caso. Dopo un anno non possiamo più permetterlo: abbiamo bisogno di interventi urgenti“, spiega uno dei partecipanti alla manifestazione.

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