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Una protesta singolare, realizzata dagli ambulanti al mercato Crema-Piacenza a Milano. La categoria degli ambulanti non alimentari, senza effettuare l’attività di vendita, ha allestito i propri posteggi per dimostrare che i mercati all’aperto sono sicuri, anche in zona rossa. “Non riusciamo più a tenere le persone tranquille perché c’è tanta disperazione” spiega Giacomo Errico, presidente di Apeca (Associazione ambulanti Confcommercio Milano) e Fiva Confcommercio. “La pentola sta scoppiando. O ci ascoltate oppure liberi tutti“.
Le difficoltà degli ambulanti
“Siamo a casa da un mese“, osserva una delle partecipanti alla protesta. “Purtroppo oggi non siamo qui per vendere, ma per fare una protesta e far capire al Governo che siamo sicuri. La scienza ha dimostrato che la circolazione del virus all’aperto è molto più difficile, quindi perché non ci fanno aprire?”, aggiunge. “Siamo qui per protestare civilmente, senza insurrezioni o tumulti. Assurdo vedere i negozi aperti e i mercati chiusi. Siamo stanchi di questa situazione e non ce la facciamo più“, spiega un altro ambulante.
La protesta a Napoli
Una protesta simile è stata organizzata ieri, giovedì 8 aprile, presso il mercatino di Antignano, uno dei più caratteristici di Napoli. Anche lì gli ambulanti si sono limitati a esporre la merce, senza metterla in vendita, o ad aprire i banchi vuoti. “È una protesta simbolica con la quale vogliamo solo dire che esistiamo anche noi“, ha raccontato uno dei partecipanti.