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Non usa mezze misure Elco Volpi, l’alpino volontario all’hub vaccinale presso il Palazzo delle Scintille di Milano, per far rispettare le distanze di sicurezza e permettere alla nazionale di pallavolo femminile la vaccinazione nell’hub milanese.
Elco Volpi e la folla nell’hub vaccinale di Milano
“Sono l’organizzatore nazionale delle adunate alpine. Ho seguito il presidente Mattarella, conosco il fatto mio“, sorride Elco Volpi raccontando la sua storia. “Tenete le distanze ragazzi, dai. Gliel’ho detto, potete stare tutti indietro per cortesia? Allargatevi“, lo si è sentito urlare mentre le ragazze della nazionale di volley posavano per una fotografia dopo la vaccinazione a Milano. Subito dopo, un’esclamazione che ha reso necessario il “bip”.
“Oggi c’è stato troppo assembramento inutilmente“, ammette riferendosi all’evento che da Milano ha costituito il via alle vaccinazioni in vista delle Olimpiadi di Tokyo. Presenti al Palazzo delle Scintille anche Giovanni Malagò, Guido Bertolaso, Attilio Fontana e Letizia Moratti. “Ho perso tanti amici alpini e visto bare accatastarsi nella camera mortuaria del Policlinico – confessa Elco –. Per questo mi fa male vedere i NoVax e gli assembramenti“.
Le adunate con il presidente e gli “alpini pretoriani”
“Ho gestito un po’ di adunate con il presidente della Repubblica, l’ultimo è stato Mattarella a Trento. Quindi diciamo che siamo abituati a questo genere di folle“, spiega Volpi. Che comunque tira un sospiro ripensando alla calca di Milano per la nazionale femminile di pallavolo. Inclusa quella dei fotografi: “Dovete stare larghi, almeno 8 metri. E 8 metri vuol dire fino lì, mi sembra di parlare cinese“.
“Per la situazione in corso, c’è stato un po’ troppo assembramento. Se avessi avuto dieci dei miei cosiddetti pretoriani sarei riuscito a tenere tutti un po’ più larghi. Purtroppo qui ce n’era solo uno, e più di così non siamo riusciti a fare“, conclude Elco Volpi da Milano. Dove gli Alpini hanno mostrato alla città come agire di fronte a una folla indisciplinata.