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Milano vara una stretta per evitare gli assembramenti durante lo shopping del periodo natalizio. Il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica ha stabilito che saranno contingentate le presenze nella Galleria Vittorio Emanuele, il ‘salotto’ che collega piazza Duomo a piazza della Scala, con flussi obbligati di uscita.
Le strette anti-assembramento nelle vie dello shopping
Dodici vigili e un ufficiale terranno d’occhio la situazione e vieteranno l’ingresso in caso di necessità. Il controllo è partito venerdì 18 mattina attorno alle ore 10 e andrà avanti fino a quando ci sarà necessità, almeno fino alla chiusura dei negozi. I controlli saranno intensificati anche sugli assi principali dello shopping, con particolare riguardo a ristoranti e bar di Milano.
Al netto dei vari spostamenti che il Governo ha proibito nel periodo natalizio, ci saranno disposizioni alle quali anche gli esercizi commerciali di Milano si dovranno adeguare. Dal 24, proseguendo poi per festivi e prefestivi (quindi i giorni 25, 26, 27, 31 dicembre, 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio), sarà infatti in vigore la chiusura totale dei negozi, salvo quelli di prima necessità (rispettando gli orari festivi). Potranno invece riaprire nei giorni 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio.
Milano e le partenze verso il centro-sud
Peraltro Milano è alle prese con un’altra problematica in questi giorni: quella dell’esodo verso il centro-sud dei tanti studenti e lavoratori fuori sede che stanno raggiungendo le famiglie. Una possibilità di cui si potrà usufruire solo fino al 20 dicembre, ultimo giorno in cui si può partire. E, su treni che viaggiano al 50% di capienza e il 30% dei convogli rispetto a quelli che viaggiavano prima della pandemia, la situazione è tutto sommato tranquilla.
Una cinquantina i treni a lunga percorrenza che hanno lasciato Milano, nella giornata di venerdì, diretti al centro-sud: sono andati praticamente esauriti i biglietti per i Frecciarossa dal capoluogo lombardo a Napoli per venerdì, sul sito di Trenitalia sono rimasti pochissimi posti anche per sabato e domenica. Ma i viaggiatori respingono l’accusa di ‘grande fuga’: “No. Io vivo a Milano e ho preso il biglietto a ottobre. Voglio solo godermi la mia famiglia. Credo sia giusto“.