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A Milano si sente già aria di zona gialla. Nonostante manchino poche ore al passaggio nella fascia di colore che concede “più libertà” ai cittadini, nel pomeriggio di oggi, domenica 31 gennaio, le strade del capoluogo lombardo sono tornate a riempirsi.
A Milano assembramenti sui Navigli
Durante l’ultima domenica in zona arancione, molte persone hanno approfittato della bella giornata per passeggiare in corso Vittorio Emanuele e in Galleria, a due passi dal Duomo. Inoltre, si sono creati assembramenti in zona Navigli. Ma anche lungo la Darsena, a Porta Nuova, in piazza Gae Aulenti e corso Como.
Gli assembramenti non sono stati riscontrati solo a Milano, ma anche in altri città, come Napoli e Roma.
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha ribadito alla popolazione l’importanza di non abbassare la guardia, perché l’emergenza non è ancora finita.
“Zona gialla non significa scampato pericolo. Serve ancora la massima prudenza se non vogliamo tornare indietro rispetto ai passi avanti delle ultime settimane” ha detto il ministro Speranza.
Miozzo: zona gialla non significa normalità
Anche il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, è intervento sulla questione assembramenti in tutta Italia. Miozzo ha ricordato che il ritorno in zona gialla non significa “normalità”.
Le immagini, da Milano a Roma, ha commentato il coordinatore del Cts, ricordano quelle della scorsa estate, momento in cui molti “si sono proiettati al ritorno alla normalità senza comprendere che il virus era, come oggi, attorno a noi”.
Miozzo ha quindi detto che è necessario “evitare assembramenti”. Il rischio “assolutamente reale” è che “la curva schizzi rapidamente verso numeri difficilmente gestibili”.
La Lombardia, che per un errore ha passato una settimana in zona rossa, è ancora per oggi, domenica 31 gennaio, in zona arancione. Qui bar e ristoranti continuano ad essere chiusi. I negozi, però, hanno riaperto quando la Regione ha cambiato colore ed è passata in zona arancione. Oltre alla bella giornata, i saldi potrebbero essere stati uno dei motivi che hanno spinto i cittadini a passeggiare per le vie di Milano, affollando, come detto, le aree del centro e quelle dei Navigli.