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Il presidio è stato organizzato dal sindacato Nursing Up che a Milano, come in altre città, ha portato infermieri e operatori sanitari a manifestare per chiedere un adeguamento degli stipendi nel contratto collettivo nazionale. Il flash mob è andato in scena davanti al palazzo di Regione Lombardia, dove i sanitari si sono appesi al braccio delle sacche, simili a quelle usate per il prelievo del sangue nei donatori: “Simbolicamente rappresenta il dissanguamento della nostra professione“, hanno spiegato gli infermieri nel corso del presidio. “Siamo stanchi di essere trattati come eroi o come quelli che devono sempre risolvere le carenze del sistema. Noi siamo professionisti e vogliamo essere valorizzati in quanto tali“.
Infermieri delusi dalla classe politica
“Sono qua perché abbiamo uno degli stipendi più bassi d’Europa“, ha spiegato una partecipante al flash mob. “Durante la pandemia ci hanno fatto tantissime promesse che non sono state mantenute. Il nuovo contratto è scandaloso e prevede un aumento di appena 26 centesimi all’ora. Siamo tutti in burn out , depressi e privi di voglia di lavorare. Non si respira una bella atmosfera. Siamo stati delusi dalla politica in generale“, ha aggiunto. Anche un’altra partecipante ha confermato il malcontento nei confronti della politica. “Se ci aspettavamo questo trattamento? Sì“.
