Milano, assolti attivisti Ultima Generazione che si incollarono alla statua di Boccioni

Ficicchia (Ultima Generazione): “Oggi abbiamo avuto la possibilità di spiegare le nostre azioni davanti alla giudice”

“Il problema è che questi ragazzi che compiono azioni di disobbedienza civile vengono colpiti da provvedimenti di fogli di via, che vengono combinati a personaggi legati alla criminalità organizzata. Chi protesta in maniera pacifica per motivi comuni viene sanzionato per quello che è, ma loro non sono ‘ecovandali’, o ‘ecoterroristi’, in realtà sono ‘ecodifensori’ di tutta l’umanità” ha affermato l’avvocato Gilberto Pagani, difensore dei cinque attivisti del movimento ‘Ultima Generazione’ che il 30 luglio 2022 fecero un blitz al Museo del Novecento, incollandosi al basamento della statua ‘Forme uniche della continuità nello spazio’ di Umberto Boccioni. Nella tarda mattinata di mercoledì 12 giugno, gli attivisti sono stati assolti dal Tribunale di Milano perché “il fatto non sussiste. Mentre, tre dei cinque che erano rinviati a giudizio per violazione del foglio di via, sono stati condannati a un mese di arresto ciascuno con pena sospesa” ha aggiunto il legale al termine della sentenza.

Ultima Generazione, Simone Ficicchia: “Fogli di via illegittimi, continua la nostra lotta”

“Oggi abbiamo avuto la possibilità di spiegare le nostre azioni davanti alla giudice. È una sentenza importante perché, come avevamo previsto, il nostro non era un reato. Sapevamo che era legittimo e che portavamo istanze importanti, non c’era nessuna condotta criminosa da punire” ha affermato, al termine della sentenza, Simone Ficicchia, uno dei cinque attivisti del movimento ‘Ultima Generazione’, imputati per il blitz del 30 luglio 2022 a Museo del Novecento. Il Tribunale di Milano ha assolto i ragazzi, ma tre di loro sono stati condannati a un mese di arresto ciascuno con pena sospesa per violazione dei fogli di via. Pertanto, Simone ha aggiunto: “Tre di noi sono stati condannati a un mese di arresto per fogli di via, c’è ancora da impugnare e continuare la lotta. I fogli di via che ci stanno venendo dati in tante città d’Italia sono assolutamente illegittimi. È un servizio pubblico quello di impugnare questa sentenza e andare avanti a contestarla”.

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