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Scortata da una motovedetta della Capitaneria, la “Life Support”, nave ong con 142 migranti a bordo, ha fatto il suo ingresso nel porto di Livorno, per attraccare alla banchina 75 dove sono cominciate le operazioni di sbarco. Intorno alle 5:50 l’imbarcazione, già intercettata da un mezzo navale della Guardia di Finanza, si trovava a 3 miglia dallo scalo livornese e aveva ricevuto la comunicazione che i piloti del porto non sarebbero saliti a bordo prima delle 6:30 per aiutare il comandante nelle operazioni di attracco, che è avvenuto alle 6:45.
Migranti, su Life Support a Livorno casi di scabbia. Monni: “Un migrante subito in ospedale”
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Nel corso della mattina, le operazioni di sbarco dei migranti sono proseguite. L’assessore alla Protezione civile della Regione Toscana, Monia Monni: “Le condizioni a bordo sono relativamente buone rispetto alla provenienza di queste persone che affrontano viaggi lunghi e difficili cui sono sottoposti. Peraltro la scelta di Livorno ha allungato di diversi giorni questa sofferenza. Sono disidratati e ci sono diversi casi di scabbia e stiamo verificando eventuali positività al Covid perché in questi casi andranno organizzati percorsi separati. C’è una persona che necessita di un ricovero in ospedale. Ci sono cinque donne due con bambini molto piccoli . In Toscana rimarranno i 26 minori non accompagnati che saranno distribuiti in strutture idonee tra tutte le province”.
Rossella Miccio, presidente di Emergency: “Sono in 142 a bordo, naufraghi tra cui molti minori non accompagnati e una donna incinta. Sono stati soccorsi in due operazioni al largo di Malta. Sono persone che scappano da violenze, devastazioni e luoghi guerra, siamo felici che finalmente tocchino terra. Il porto di Livorno non è vicino, ma l’importante è essere riusciti a portarli in salvo. Questa è la prima missione in cui una nave di Emergency attracca in un porto italiano”.