È scattato il primo provvedimento contro un’organizzazione non governativa a seguito dell’introduzione del Decreto Ong, diventato legge giovedì 23 febbraio. La sanzione, comunicata solo venerdì 24 febbraio, ma relativa ad uno sbarco avvenuto ad Ancona lo scorso 17 febbraio, è stata notificata alla nave di Medici Senza Frontiere che – nell’occasione – aveva tratto in salvo 48 migranti. A dare notizia della sanzione è stato lo stesso staff di Msf: “Le autorità italiane ci hanno appena comunicato che la Geo Barents, la nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere, è stata raggiunta da un fermo amministrativo di venti giorni e una multa da diecimila euro. La Capitaneria di Porto di Ancona ci contesta, alla luce del nuovo decreto, di non aver fornito tutte le informazioni richieste durante l’ultima rotazione che si è conclusa con lo sbarco ad Ancona”. Tuttavia, l’organizzazione sta adesso “valutando le azioni legali da intraprendere per contestare l’accaduto. Non è accettabile essere puniti per aver salvato vite”.
La vicenda
Il decreto sui flussi migratori, approvato in via definitiva dal Senato giovedì 23 febbraio, intende regolamentare l’azione delle navi delle Ong nel Mediterraneo. Questo, infatti, introduce una serie di sanzioni per le organizzazioni che non rispettano le nuove regole: come spiegato dal governo, il decreto punta ad assicurare l’incolumità delle persone recuperate in mare, e si impegna a tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica. Tuttavia, già dopo l’introduzione di questo, la Geo Barents aveva continuato con i suoi salvataggi in mare, tutti conclusisi con l’assegnazione di un porto dalle autorità italiane. Un’azione, d’altronde, intrapresa anche dalle altre Ong, e sono infatti previsti altri sbarchi nelle prossime ore: tra questi, si segnala la nave Aita Mari dell’Ong spagnola ‘Salvamento Maritimo Humanitario’, con a bordo 40 migranti, che attraccherà nel porto di Ortona, in provincia di Chieti. Il mondo delle organizzazioni umanitarie, tuttavia, ha già protestato contro il via libera del decreto da parte del Senato, e non si escludono nuove polemiche a seguito del provvedimento intrapreso contro la Geo Barents.
Proteste contro il decreto
Approvato con 84 voti favorevoli, 61 contrari e nessun astenuto, il cosiddetto decreto Ong ha scatenato le opposizioni, intervenute attaccando la destra. Secondo Matteo Renzi, il testo del decreto “trasuda populismo e non affronta i veri punti della crisi migratoria e del declino demografico”. Anche l’Alleanza Verdi e Sinistra ha criticato il provvedimento: “L’immigrazione non è un fenomeno emergenziale ma strutturale. Ma ancora una volta la destra di governo usa questo tema più per propaganda che per risolvere il problema. Non è vero che ci sono disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori ma soltanto il tentativo vergognoso di rendere più complicate e meno efficaci le operazioni di soccorso delle navi Ong. Si tratta di una norma bandiera, ideologica e cinica, che ha un unico obiettivo chiaro, anche se non dichiarato, e cioè rendere impossibili i salvataggi in mare”, ha dichiarato in Aula il capogruppo, Peppe De Cristofaro. Critiche sono giunte anche dal Partito Democratico e dal Movimento Cinque Stelle.