Alarm Phone ha segnalato che due imbarcazioni, a bordo delle quali ci sono decine di migranti (molti dei quali bambini), sono alla deriva nel Mediterraneo. Entrambe ospitano persone in fuga dalla Libia. “Hanno problemi col motore e ci sono vento forte e mare duro. Chiediamo alle autorità europee di rispettare il loro dovere di soccorso”, ha spiegato Alarm Phone in un tweet. Una delle imbarcazioni ha a bordo 68 persone e si trova in zona Sar di Malta. Molti dei passeggeri sono bambini. In un altro tweet si parla di 60 vite a rischio imminente nel Mediterraneo centrale: sono persone a bordo di un gommone che si sta sgonfiando e imbarca acqua.
Le imbarcazioni a rischio
Alarm Phone ha spiegato che un aereo “che identifichiamo come Frontex” sta sorvolando l’imbarcazione che ha a bordo 68 persone. I naufraghi sono esausti a causa del viaggio “alla deriva tra onde alte”. “Le persone a bordo chiedono perché l’Europa le guarda solamente dall’alto, ma non le soccorre da più di un giorno”. Nel frattempo, Medici senza frontiere ha comunicato che ieri, sabato 23 ottobre, sono state salvate 95 persone a bordo della GeoBarents. I migranti stavano per essere intercettati dalla Guardia costiera libica “e costretti a tornare alla violenza, agli abusi e allo sfruttamento in Libia”.
Il Papa: “Esprimo la mia vicinanza ai migranti”
Durante l’Angelus, Papa Francesco è tornato a chiedere attenzione per i migranti. “Esprimo la mia vicinanza alle migliaia di migranti, rifugiati e altri bisognosi di protezione in Libia. Non vi dimentico mai, sento le vostre grida e prego per voi. Tanti di questi uomini, donne e bambini sono sottoposti a una violenza disumana. Ancora una volta chiedo alla comunità internazionale di mantenere le promesse di cercare soluzioni, concrete e durevoli, per la gestione dei flussi migratori in Libia e in tutto il Mediterraneo. E quanto soffrono coloro che sono rimandati! Ci sono dei veri lager”, ha affermato il Pontefice. “Occorre porre fine al ritorno dei migranti in Paesi non sicuri e dare priorità al soccorso di vite umane in mare con dispositivi di salvataggio e di sbarco prevedibile”, ha concluso.