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La Cassazione ha stabilito che Martina Rossi, morta nel 2011 a 20 anni, non si è suicidata, ma è precipitata dal balcone dell’hotel in cui alloggiava (a Palma di Maiorca) nel tentativo di sfuggire a una violenza sessuale. È stata dunque resa definitiva la condanna a tre anni per Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi. “Martina è morta in conseguenza di un tentativo di stupro, non esiste un’altra verità. Ora la Spagna chieda scusa per come archiviarono dopo tre ore e affittarono la camera“. Lo ha detto Luca Fanfani, uno dei due difensori della famiglia di Martina Rossi. “Sono contento per i genitori, che hanno lottato per 10 anni durissimi“.
Martina Rossi, la madre: “Lo sapevamo da subito”
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“Sono senza parole. Ho vissuto tanta di quella tensione che non riesco a dire nulla. La sentenza fa onore alla verità. Lo ha sancito anche la giustizia ma lo sapevamo da subito. La sentenza dimostra che c’è qualcuno che ha capito proprio bene“. Lo ha detto Franca Murialdi dopo la sentenza per la morte della figlia Martina Rossi.
Il padre: “Mai impunità per chi fa male a una donna”
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“Non ci deve essere più nessuno che possa permettere di far del male a una donna e passarla liscia. Ora posso dire a Martina che il suo papà è triste perché lei non c’è più, ma anche soddisfatto perché il nostro paese è riuscito a fare giustizia“. Lo ha detto Bruno Rossi, dopo la sentenza per la morte della figlia Martina.