Mafie, Vallone: “Spieghiamo ai giovani che la mafia non è morta”

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Nell’ambito delle celebrazioni per il 30/o anniversario della Direzione Investigativa Antimafia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza continua a Napoli il viaggio della mostra “Antimafia Itinerante” allestita all’interno di “Palazzo Salerno”, sede del Comando Forze Operative Sud dell’Esercito Italiano. Il direttore della Dia, Maurizio Vallone ha dichiarato che “la criminalità organizzata è cambiata ma esiste ancora, adesso si rafforzano attraverso i bitcoin“. Ha poi sottolineato che la mostra resterà aperta fino a venerdì e ogni giorno si svolgerà un convegno su un tema diverso. “Il 25 maggio, due giorni dopo il trentennale della strage di Capaci, consegneremo il testimone ideale dell’antimafia itinerante a Maria Falcone e alla sua associazione“, ha aggiunto.

Vallone: “Abbiamo nuovi strumenti per contrastare la mafia”

Parlando dei giovani, Vallone ha dichiarato che è importante spiegare loro che le mafie non sono morte. “Sono ancora presenti e rappresentano un pericolo costante. Hanno ingentissimi capitali e in questo momento di crisi economica e pandemica hanno una grande capacità di poter intervenire negli appalti pubblici. Se non impediamo tutto questo adesso, tramite gli strumenti che ci ha messo a disposizione il governo con il Pnrr, sarà molto difficile fermare le mafie in futuro“.

I nuovi strumenti che abbiamo ricevuto ci permettono di intervenire nel settore della prevenzione amministrativa per impedire che le organizzazioni mafiose possano mettere le mani sui fondi pubblici e gli appalti“, ha concluso Vallone.

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