“MaBasta” dice… basta. E lo fa con un misto di ironia, sarcasmo e profondo orgoglio, per una promessa che l’exploit azzurro alle Olimpiadi di Tokyo 2020 rischia di rendere più difficile da mantenere. Tanto da indurre il movimento anti-bullismo salentino a chiedere all’Italia di… andarci più piano.
L’iniziativa di “MaBasta” per Tokyo 2020
Proprio “MaBasta” (che sta per Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti) ha lanciato una lodevole iniziativa in concomitanza con Tokyo 2020. Si tratta del progetto ‘1000 a 0 – Sport Vince Bullismo Perde‘, in base a cui ogni vincitore di una medaglia d’oro, d’argento o di bronzo (ma anche “di legno”, che corrisponde a un quarto posto) sarebbe stato eletto “Capitano dei TipiTosti”. Un titolo che garantisce a tutti, tra le altre cose, un attestato e una maglia celebrativa.
Proprio per questo motivo i ragazzi di “MaBasta” hanno già provveduto per tutta la durata delle Olimpiadi ad applicare il loro logo alle casacche sportive dei campioni azzurri tramite altrettanti fotomontaggi. Il “problema”, se così si può definire, è che l’Italia a Tokyo sta andando fin troppo bene. Tanto da generare un ironico appello: “Basta medaglie da parte di Atleti Italiani o finiremo per non avere più maglie da regalare“.
L’importanza delle Olimpiadi contro il bullismo
“Naturalmente stiamo scherzando – ha raccontato a ‘CorrierePL’ il 19enne Mirko Cazzato, team leader di “MaBasta” –. Anzi, ci auguriamo di chiudere questi ultimi giorni delle Olimpiadi in super bellezza. Con questa azione abbiamo voluto premiare e, se mai ce ne fosse bisogno, spronare ancora di più tutti i nostri campioni affinché continuino a tenere alto l’orgoglio di questo nostro Bel Paese“.
Ma perché proprio le Olimpiadi? “Abbiamo scoperto che lo Sport è un veicolo perfetto per continuare a portare nelle scuole italiane il nostro ‘Modello Mabasta’, il protocollo di azioni dal basso utili a prevenire e contrastare il bullismo, il cyberbullismo, il bodyshaming ed il sexting – ha spiegato Cazzato –. In questo bellissimo progetto ‘1000 a 0’ abbiamo al nostro fianco Sport e Salute (Coni), ben 34 Federazioni sportive nazionali, il Comitato Italiano Paralimpico e tantissime squadre e team di ogni sport e di ogni regione d’Italia“. Fondamentale, secondo l’associazione, il premio alla “medaglia di legno”. “Quest’ultimo aspetto è molto importante per noi, perché è fondamentale far passare il messaggio che, anche se non si è tra i primi tre del mondo, si è meritevoli di plauso“, è la spiegazione.