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Sono molte le persone che, dopo il lancio della campagna vaccinale da parte di Regione Lombardia il 19 ottobre, si sono recate in uno dei centri vaccinali ATS di Milano per chiedere informazioni sulle modalità di somministrazione dei vaccini antifluenzali. “Non ne abbiamo, non abbiamo informazioni e la Regione non ci dice nulla“, spiega un’operatrice, “provi a riaffacciarsi tra una settimana. Purtroppo non sappiamo niente”. “Ho chiamato il mio medico e mi ha detto che di vaccini non ce ne sono”, ammette una persona venuta per avere dirette. “Sarò costretta a comprarlo privatamente in Svizzera a Montecarlo perché al momento mi hanno detto che ‘forse’ sapranno qualcosa solo settimana prossima” aggiunge un’altra signora, anche lei over 65 e quindi rientrante nella categoria che ne ha diritto da subito.
La lite tra il Comune di Milano e la Regione sui vaccini antifluenzali: “La Lombardia non ci dà le dosi”
Tre settimane fa c’era stato uno scontro aperto tra il Comune di Milano e la Regione Lombardia sul caso dei vaccini antinfluenzali. La Giunta lombarda venne messa sul banco degli ‘imputati’ per la carenza di dotazioni sufficienti per dare la copertura necessaria. “La Regione Lombardia non dà i vaccini al Comune di Milano”, era l’accusa sui vaccini della vicesindaco e assessore alla Sicurezza, Anna Scavuzzo, affidata a una nota. Scavuzzo parlò di un “voltafaccia di Regione Lombardia che ammette di non poter affrontare una vaccinazione massiccia della popolazione perché non ha abbastanza dosi di vaccino”. “Ora la Regione scrive addirittura al Comune di Milano di procedere con strutture private per l’approvvigionamento”, aveva aggiunto.
Eppure per gli esperti è importante che più persone possibili si vaccinino contro l’influenza perché da una parte sarà più semplice la diagnosi di Covid-19 (i sintomi sono simili) e dall’altra così si alleggerisce il carico sugli ospedali. È di pochi giorni fa, inoltre, che uno studio del centro cardiologico Monzino di Milano ha messo in relazione una maggiore copertura vaccinale antinfluenzale con un minor numero e minor gravità dei casi di Coronavirus.