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Nella mattinata di sabato 13 novembre, la Regione Toscana ha presentato, nella sede della Giunta regionale, un’iniziativa realizzata con Unicoop in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, in programma il 25 novembre. L’idea è quella di coinvolgere in maniera semplice e diretta tutti coloro i quali vogliano dare una mano anche con un solo euro, per sostenere realtà impegnate nella lotta alla violenza di genere.
Nardini: “Accendiamo i riflettori su un fenomeno drammatico”
L’assessora regionale alle Pari opportunità, Alessandra Nardini, ha commentato l’iniziativa a margine della presentazione stessa. “Si tornano ad accendere i riflettori sul drammatico fenomeno della violenza di genere – ha detto -. Si tratta di una piaga che fa ancora male alla nostra società. Noi dobbiamo tenere altissima l’attenzione e rafforzare la campagna di informazione“.
Ha espresso orgoglio anche Irene Mangani, vicepresidente Lega Coop Toscana. “Parte oggi l’iniziativa promossa dalla Coop regionale che prevede la donazione di un euro per ogni bottiglia di olio extravergine venduta. Sarà possibile aiutare i centri antiviolenza che assistono le donne. Si promuove inoltre una campagna di sensibilizzazione verso l’utilizzo del numero 1522, antiviolenza e stalking. Il numero è attivo a qualunque ora del giorno e della notte. Verrà stampato su tutti gli scontrini, ci saranno pannelli informativi nei punti vendita”.
Le associazioni: “Iniziativa importante, sosteniamo percorsi per aiutare vittime di violenza”
Oltre alle realtà istituzionali e commerciali, è fondamentale l’apporto delle associazioni di volontariato. A confermarlo Elena Baragli, presidentessa dell’associazione Artemisia. “È molto importante sostenere anche con percorsi che aiutino le donne nella fuoriuscita dalla violenza di genere – ha spiegato – con contributi degli utenti. In questo caso, grazie alla raccolta fondi di Unicoop”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Maria Giovanna Papucci, presidentessa del Centro antiviolenza Ippogrifo di Livorno: “Dopo i primi 20 giorni di pandemia le richieste al centro sono aumentate, abbiamo addirittura fatto degli incontri in presenza per i casi più gravi”.