Cedimento improvviso per il ponte levatoio della darsena di Pagliari, a La Spezia. La struttura è crollata nella mattinata di oggi, mercoledì 12 maggio, durante una manovra di chiusura. Le cause sono in corso di accertamento. Non ci sono stati feriti perché durante le operazioni apertura e chiusura la zona viene interdetta. Il ponte levatoio è situato nella zona dei cantieri nautici e navali e permette l’uscita o l’ingresso delle imbarcazioni dalla darsena. Il traffico, da La Spezia e da Lerici, è stato convogliato nelle vie limitrofe.
L’importanza del ponte levatoio
Il ponte levatoio della darsena di Pagliari era stato inaugurato nel 2010 dall’Autorità Portuale. Rappresentava un passaggio importante nella riqualificazione della zona. Era lungo 21 metri, con un’antenna alta 14 metri, e consentiva il passaggio delle barche a vela in un paio di minuti. L’opera ha permesso di garantire un passaggio diretto alla zona dei cantieri dalla città, sulla strada che poi prosegue fino a Lerici. Il progetto rientrava nella realizzazione della darsena di Pagliari, costata complessivamente più di 9 milioni di euro.
Il crollo
Non si è verificato il crollo della parte in muratura di cemento, bensì quella della parte mobile, che si apre e si chiude per consentire il passaggio delle imbarcazioni. Sembra probabile che l’incidente, sul quale sono ancora in corso degli accertamenti, sia avvenuto per ragioni meccaniche. Sul posto sono arrivate le squadre dei vigili del fuoco e gli agenti della polizia locale spezzina.
Toti: “Nessun problema per il traffico cittadino”
Come riferito da Giovanni Toti il ponte levatoio sembra essere collassato “per il cedimento di un pistone del meccanismo di apertura e chiusura dello stesso. Dopo il passaggio della barca, mentre si stava chiudendo, un ingranaggio del movimento avrebbe ceduto, facendo crollare la struttura”. Toti ha aggiunto che “il crollo del ponte non comporta problemi al traffico cittadino, stando a quanto mi ha spiegato il sindaco” di La Spezia, Pierluigi Peracchini. Le automobili, infatti, possono passare in una via adiacente e parallela. “Attendiamo le verifiche e le indagini che ci dovranno dire cosa non ha funzionato nel meccanismo che garantiva mobilità al ponte”, ha concluso il presidente della Liguria.