L’Italia ha già congelato beni per 800 milioni di euro agli oligarchi russi. Lo ha detto il premier italiano, Mario Draghi, parlando oggi al Parlamento in seduta comune dopo l’intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky sulla guerra in corso nel suo Paese.
Nel suo discorso Zelensky ha ricordato che l’Italia è universalmente apprezzata come una delle mete turistiche più belle al mondo. Che, però, ha il dovere di non offrire ospitalità ai pretoriani di Vladimir Putin. Da qui l’invito del leader ucraino a intensificare la pressione economica contro la Russia, adottando nuovi pacchetti di sanzioni e continuando nel processo di isolamento economico di Mosca. L’obiettivo dei sequestri è infatti colpire direttamente i patrimoni segreti dei personaggi più influenti della cerchia dello Zar. Alcuni dei quali non sono mai stati così “esposti” come oggi: vediamo perché.
I beni congelati agli oligarchi in Italia fra Sardegna, Toscana e Lombardia
Una cordata di testate internazionali, fra le quali l’italiana IrpiMedia, guidate dal Guardian e dall’Occrp, ha infatti lanciato un database che contiene le principali informazioni sui beni degli oligarchi russi sparsi nel mondo. In particolare si tratta dei possedimenti di alcuni appartenenti alla cosiddetta “lista Navalny”, dal nome dell’oppositore russo Alexei Navalny, condannato proprio oggi in Russia per appropriazione indebita e oltraggio alla Corte.
Tra questi spicca il nome del businessman e principale azionista di USM Holdings, Alisher Usmanov (nella foto sopra), il cui patrimonio stimato è di 3.388.096.500 dollari. Fra i beni congelati a lui riconducibili troviamo una villa in costruzione che si affaccia sul mare del golfo del Pevero, nel Nord-Est della Sardegna, dal valore di circa 17 milioni di euro.
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Sempre in Costa Smeralda troviamo poi gli immobili del magnate dell’alluminio Oleg Deripaska. A lui è riconducibile un complesso di tre ville a Porto Cervo da oltre 400 milioni. A queste si aggiunge – sempre nella rinomata località balneare – anche Villa Walkirie, dal valore stimato di oltre 600 milioni.
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Risalendo lungo la penisola arriviamo in Toscana. Qui, a Orbetello, nel Grossetano, si trova infatti Villa Bengodi, riconducibile all’ex vice primo ministro della Federazione Russa Igor Shuvalov (nella foto sotto). Anche se la magione – dotata di un’ampia tenuta agricola – è intestata a un trust di proprietà sconosciuta, l’Occrp rende noto che l’estate scorsa un jet privato della compagnia di Shuvalov è atterrato al vicino aeroporto di Grosseto. Da qui l’ipotesi che sia ancora in uso alla famiglia del politico russo.
Continuando verso Nord giungiamo infine in Lombardia. Più precisamente sul lago di Como, dove sono localizzati dei beni di proprietà dell’anchorman televisivo e radiofonico Vladimir Solovyev, uno degli ingranaggi della collaudata macchina della propaganda del Cremlino. A Griante, nel Comasco, Solovyov possiede infatti un appartamento da 400mila euro all’interno della ottocentesca Villa Maria; mentre a Menaggio è proprietario di un’altra dimora dal valore stimato di 700mila euro.
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