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Un marocchino di 29 anni è stato arrestato dalla Polizia a Lago, in provincia di Salerno. Aveva combattuto in Siria, prima nelle file di Al Nusra e poi nell’Isis. E qui aveva ricoperto la carica di responsabile militare. L’operazione è arrivata al termine di un’indagine che ha coinvolto Antiterrorismo, Digos di Napoli e Salerno, Aisi e servizi segreti marocchini.
Nei suoi confronti mandato di cattura internazionale
L’uomo si trova attualmente nel carcere di Salerno a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa dell’estradizione. Nei confronti dell’affiliato Isis esisteva un mandato di cattura emesso dal procuratore generale presso la corte d’appello di Rabat, in Marocco, il 28 giugno. Tale mandato dall’8 luglio era esteso a livello internazionale.
A confermare il tutto è stato il dottor Antonio Bocelli, I° Dirigente della Polizia di Stato Digos di Napoli. “Era colpito da un mandato internazionale emesso dalle autorità marocchine, in quanto ritenuto affiliato all’Isis. Sia la Spagna che la Francia lo avevano segnalato come soggetto pericoloso“, ha affermato Bocelli. Il suo nome figurava nella banca dati Schengen già dal 2018 proprio per i suoi trascorsi in Siria, dove era stato nel 2012.
Era affiliato Isis: anche il Marocco ha contribuito alla cattura
Le accuse che la Procura ha ipotizzato per il marocchino legato all’Isis, come conferma l’Ansa, sono svariate. Tra esse figurano associazione a delinquere finalizzata alla preparazione e alla commissione di atti di terrorismo, detenzione illegale di armi, raccolta di fondi per il finanziamento del terrorismo e minacce all’ordine pubblico.
La localizzazione dell’uomo è avvenuta a Lago grazie al contributo degli 007 dell’Aisi, l’agenzia per la sicurezza interna, e quelli della Dgst (Direzione generale per la sorveglianza del terrorismo) del Marocco. Monitorato e pedinato, il 29enne sospettato di affiliazione all’Isis è stato bloccato nei pressi di un bar dove si trovava con altri cittadini extracomunitari.