Irene Pivetti, ex Presidente della Camera, è al centro di un’indagine della Procura di Milano con l’accusa di riciclaggio. A condurla il pm Giovanni Tarzia.
L’inchiesta della Procura di Milano
L’inchiesta è iniziata da circa un anno e riguarda diverse operazioni commerciali poco chiare che hanno a che fare con l’import e export di diversi prodotti dalla e per la Cina. Oltre alla ex deputata di Lega e Udeur, nel mirino degli inquirenti sono finite altre cinque persone. La vicenda non è legata a un altro caso giudiziario riconducibile a Irene Pivetti: quello sull’importazione sempre dalla Cina di mascherine che nelle passate settimane ha avuto un’importante eco mediatica.
Nel corso della giornata di martedì, i militari della Guardia di Finanza hanno effettuato una serie di perquisizioni. Si sono infatti recati nell’abitazione milanese di Irene Pivetti (situata in pieno centro, in zona Porta Venezia) e anche in due società a lei riconducibili. Nel corso dell’operazione hanno sequestrato carte e documenti, anche informatici, che potrebbero essere utili per lo sviluppo delle indagini. Gli inquirenti sospettano che le suddette società abbiano contribuito a riciclare denaro nell’ambito di attività commerciali con la Cina.
Irene Pivetti: il caso delle mascherine
Il precedente caso, quello delle mascherine, da pochi giorni è stato trasferito dalla Procura di Roma a quella di Milano per competenza territoriale. Tale procedimento, in cui si indaga per possibile frode nelle pubbliche forniture, riguarda una partita di dispositivi di protezione individuale commissionata nell’ambito dell’emergenza Coronavirus. Al centro delle indagini la società ‘Only Logistics Italia’, a sua volta di proprietà di Irene Pivetti. Sulla vicenda ha aperto un procedimento anche la Corte dei Conti.
La Procura di Roma aveva effettuato una serie di acquisizioni documentali nella sede della Protezione Civile lo scorso 29 aprile. Al vaglio c’erano in particolare i contratti di fornitura stipulati con la società di Irene Pivetti. Sulla vicenda anche le Procure di Savona e di Siracusa hanno dato il via alle indagini.