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A tre giorni di distanza dalla protesta a Roma degli esercenti sotto l’egida di #IoApro, caratterizzata da momenti di tensione fra un gruppo di manifestanti e le forze dell’ordine, Luca Marsella, esponente di CasaPound, si è dissociato dalle violenze, respingendo le accuse rivolte al gruppo della destra extraparlamentare. “Noi non vogliamo creare polemiche – ha detto -. Siamo qui per chiarire quanto è accaduto durante le manifestazioni dei giorni scorsi a Piazza di Monte Citorio e Piazza San Silvestro. La narrazione della stampa e le accuse arrivate dalla politica sono false. Non possiamo accettare di essere strumentalizzati in questa protesta”.
Marsella: “CasaPound non infiltrata, io nell’elenco degli interventi”
Per Marsella esisterebbero “video che testimonano quello che sostengo”. L’esponente di Casapound, poi ha aggiunto: “Ci hanno detto che eravamo infiltrati per creare disordini. Ma dovete sapere che il sottoscritto ha parlato dal palco, era nella scaletta degli interventi assieme a Sgarbi, Paragone, Montesano e tutti i presidenti delle associazioni che hanno partecipato alla protesta”.
“I petardi hanno danneggiato la nostra manifestazione”
Il momento in cui la situazione è sfuggita di mano è stato durante la ‘trattativa’ fra CasaPound e le forze dell’ordine per consentire l’avvicinamento alla sede della Camera dei Deputati per proseguire la contestazione. Marsella, in tal senso, ha confermato, specificando: “Mentre stavamo trattando sono esplosi tre, quattro petardi che hanno fatto saltare la trattativa. Quindi ora voi mi dovete dire: com’è possibile attribuire quei petardi a CasaPound, visto che hanno danneggiato proprio noi? Noi stavamo trattando, potevamo far arrivare quella manifestazione in modo pacifico a Montecitorio”.