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Ieri sera verso le 22:30 a Melito di Napoli, all’interno del perimetro della scuola media Marino Guarano, i carabinieri hanno rinvenuto il corpo senza vita di Marcello Toscano, 64 anni, insegnante di sostegno. Stando alle prime ricostruzioni, Toscano, sposato, due figli, in passato consigliere comunale a Mugnano, sarebbe stato aggredito anche se i motivi sono ancora sconosciuti. Sull’episodio è intervenuto il sindaco di Melito, Luciano Mottola: “Quanto accaduto è il punto esclamativo su una questione che io ho già attenzionato agli organi preposti più volte, lanciando allarme sicurezza e delinquenza; mi sento abbandonato dalle istituzioni che dovrebbero tutelarci“, le sue parole.
Il cugino della vittima: “Istituzioni assenti, inconcepibile morire così”
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A trovare il corpo dell’uomo, dietro un cespuglio nella scuola, è stato il figlio, il quale, non avendo più notizie del padre, era andato a cercarlo. Il cugino della vittima, Marcello Curzio, ha attaccato le istituzioni: “Posso dire solo che mio cugino ieri era venuto qui per fare il suo lavoro, altre parole devono darle le istituzioni. Questo omicidio deve lanciare un campanello d’allarme, inconcepibile morire così in questi territori dove c’è desertificazione istituzionale. Il suo sogno era solo quello di arrivare alla pensione e vivere con la sua famiglia in tranquillità, purtroppo il destino ha voluto così“, il suo sfogo.
Un collega: “Non ci diamo una spiegazione, bravissima persona”
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Sulla vicenda è intervenuto anche un collega della vittima, Luigi Gisonni: “Ci ho lavorato insieme per 20 anni, non riusciamo a darci una spiegazione, era una persona solare e un ottimo insegnante. E’ diventato pericoloso vivere in questo Paese“. L’assessore del Comune di Melito, Gaetano Palumbo, ha aggiunto: “Servono più forze dell’ordine, ci sentiamo abbandonati dallo Stato“.