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Rimane ancora “in fase di spegnimento”, riferiscono i Vigili del fuoco, il palazzo di 15 piani di via Antonini a Milano da ieri in preda a un incendio che l’ha letteralmente divorato. Per domare le fiamme sul posto sono intervenuti 15 mezzi e oltre 50 pompieri. L’intervento è stato possibile anche grazie alla ricognizione aere fatta con un elicottero.
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Il sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, ha escluso la presenza di vittime; mentre sarà ora compito della magistratura stabilire le cause del rogo. Da un video amatoriale, realizzato da un residente della zona e ora agli atti dell’inchiesta, si vedono le fiamme fuoriuscire da un appartamento al 15esimo piano, per poi propagarsi lungo la facciata, composta, secondo i residenti, da materiale ignifugo.
Da qui l’ipotesi di un cortocircuito, su cui si stanno ora concentrando gli investigatori. Al momento, comunque, come precisato dagli inquirenti, non è possibile ancora avere risposte precise sulle cause del maxi rogo. Da Roma, intanto, per condurre le indagini sono arrivati anche gli specialisti del Nucleo investigativo antincendi dei Vigili del fuoco.
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“L’accesso è stato eseguito fino al dodicesimo piano al momento manualmente. Si conferma che non ci sono vittime, che è la cosa più importante, se non un cagnolino“. Lo ha detto il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, che coordina le indagini sul rogo per conto del VI Dipartimento (Tutela della salute, dell’ambiente e del lavoro) della Procura di Milano. Il magistrato oggi ha fatto un sopralluogo sul luogo dell’incendio. “Gli ultimi due piani verranno raggiunti e questo deve ovviamente essere fatto nella massima sicurezza perché a noi interessa che i Vigili del fuoco agiscano in sicurezza”, ha aggiunto.
“I droni ci stanno consentendo di avere delle immagini molto buone anche all’interno degli appartamenti e credo che in tempi molto ragionevoli”. “I pannelli” di alluminio che rivestivano la facciata del palazzo “abbiamo visto che hanno preso fuoco, però bisogna esaminare il materiale e sono tutte cose che andranno fatte in laboratorio. Si può entrare con cure straordinarie perché il grande calore che si è sviluppato ha distrutto le solette – ha concluso la pm –. La struttura insieme regge“.
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L’incendio è scoppiato attorno alle 17.45 di ieri e ha interessato due civici della ‘Torre dei Moro’, il 32 e il 34, dove abitano, secondo quanto si è appreso, circa 70 famiglie. Tra i residenti del complesso milanese ci sarebbe anche il cantante Mahmood, vincitore del Festival di Sanremo nel 2019. Lo hanno confermato alcuni residenti: “Lo vedevamo sempre”, ha detto una ragazza.
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Nello palazzo vicino abita invece un altro cantante, Morgan, che in una storia Instagram ha raccontato l’accaduto: “È allucinante, stavamo per andare a fuoco anche noi”. “Noi stiamo nella casa di fianco – ha proseguito -. Sono scappato subito appena ho sentito il calore in casa, in un attimo è divampato il fuoco nel palazzo. Ho fatto in tempo a fare un video, ma sono scappato perché sentivo le fiamme addosso“, ha detto riprendendo il grattacielo incendiato. “È una scena allucinante, le fiamme sono altissime”, ha concluso.
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“Abbiamo sentito odore di fumo e siamo subito scappati via. Non pensavo fosse così grave“. È quanto ha raccontato all’agenzia Ansa una donna residente nel palazzo alla periferia Sud di Milano. La donna è scappata dal 15esimo piano da dove sarebbe partito il rogo. “I Vigili del fuoco mi hanno detto che sarebbe partito dall’altro lato del mio piano – ha spiegato la residente -, dove vive un ragazzo che dovrebbe essersi messo in salvo”.
Come detto, il sindaco Beppe Sala già ieri aveva confermato che “per ora non abbiamo segnalazioni di vittime o feriti“. “Sono stati contattati tutti i residenti del palazzo e la buona notizia è che hanno risposto tutti – ha dichiarato -. Da quello che capiamo, avendo contattato tutti, credo che in questo momento che ci siano vittime lo si possa escludere. Aspettiamo però di entrare in ogni appartamento, ma possiamo tirare un sospiro di sollievo“.
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I pompieri sono ancora al lavoro all’interno della ‘Torre dei Moro’. I Vigili del fuoco non sanno ancora fornire una tempistica su quando avverrà lo spegnimento definitivo dell’incendio, dal momento che diversi focolai sono alimentati dal vento. “Ci sono ancora focolai dal piano 12 al 19″, ha detto Giuliano Santagata, comandante dei Vigili del fuoco di Milano.
“Bisogna smassare la cenere e spegnere ma ci vuole pazienza. Quante ore ci vorranno non lo so, il lavoro è lungo perché la brace va smassata e col vento ricomincia a bruciare”, ha proseguito Santagata. Interpellato sul funzionamento dell’impianto antincendio ha poi spiegato che “dal piano decimo in poi a salire ha funzionato”. Per quanto riguarda la stabilità dell’edificio, “i solai sono danneggiati, ma la struttura della vela e gli ancoraggi non sembrano danneggiati“. Anche il blocco scale è stabile, secondo quanto riportato dai pompieri.
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