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La decisione della Regione Lazio di approvare la legge per la promozione della street art potrebbe rappresentare la fine di questa forma di espressione artistica. O perlomeno questo è il punto di vista di Mauro Pallotta, in arte Maupal, street artist noto soprattutto per le sue opere raffiguranti i protagonisti dell’attualità, come Papa Francesco, il premier Giuseppe Conte e la regina Elisabetta.
La fine della street art?
“Per certi versi è un’ottima notizia”, dice Maupal commentando la decisione del consiglio regionale. “Molte città potranno migliorare da un punto di vista estetico. Tuttavia non la reputo street art, ma muralismo. Se la street art viene chiusa in un perimetro dalle istituzioni, inevitabilmente non è più libera. Di conseguenza potrebbe essere la fine della street art. Ci sarà la street art illegale che dice quello che pensa senza filtri e dall’altra parte il muralismo”, prosegue l’artista.
Maupal: “Il rischio è la propaganda”
“C’è il rischio di perdere la base filosofica da cui prende le mosse la street art. La street art originaria non prevede l’assenso delle istituzioni. Anche perché a quel punto il rischio è la propaganda. Non si toglie solo l’anima della street art ma quella dell’artista, che ha bisogno di essere libero. Bisognerà vedere se la burocrazia sarà efficiente perché la street art guarda all’attualità e spesso al futuro”, conclude Maupal.