Attraverso un comunicato ufficiale della Santa Sede, è stato reso noto che il Cardinale Matteo Maria Zuppi si recherà a Kiev. Come riportato dalla nota stessa, “con riferimento a quanto comunicato in precedenza dalla Santa Sede, si dà notizia che nei giorni 5-6 giugno 2023, il Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, compirà una visita a Kyiv quale Inviato del Santo Padre Francesco. Si tratta di una iniziativa che ha come scopo principale quello di ascoltare in modo approfondito le Autorità ucraine circa le possibili vie per raggiungere una giusta pace e sostenere gesti di umanità che contribuiscano ad allentare le tensioni”.
Nuovo attacco a Mosca
Nel frattempo continuerebbero gli attacchi in Russia. Secondo quanto dichiarato dal ministero della Difesa, nella notte di domenica 4 giugno le forze russe avrebbero “respinto un’offensiva su larga scala” delle forze ucraine nella regione di Donetsk, eliminando, inoltre, centinaia di membri delle truppe pro-Kyiv.
Come riportato dall’agenzia Ria Novosti, nella giornata di domenica 4 giugno l’Ucraina avrebbe lanciato una nuova offensiva, impiegando due battaglioni di carri armati e sei meccanizzati. Per il momento, tuttavia, Kiev non avrebbe rilasciato alcuna dichiarazione al riguardo.
“L’obiettivo del nemico era quello di sfondare le nostre difese nel settore più vulnerabile, a suo avviso, del fronte. Il nemico non ha raggiunto i suoi obiettivi, non ha avuto successo”, ha dichiarato il ministero della Difesa, aggiungendo che Valery Gerasimov, capo di Stato Maggiore, si troverebbe nell’area dell’attacco ucraino. Secondo quanto comunicato, l’esercito russo avrebbe distrutto 21 veicoli corazzati da combattimento, veicoli da combattimento di fanteria, 16 carri armati e ucciso 250 soldati ucraini.
Cosa sta succedendo
È ormai noto che Kiev starebbe preparando una “grande controffensiva” da mesi, e non è chiaro se quest’ultimo attacco rappresenti l’inizio formale di questa. L’obiettivo di Kiev è riconquistare una parte del territorio finito sotto il controllo delle forze russe dopo lo scoppio della guerra.
Per quanto riguarda la visita del Card. Zuppi a Kiev, recentemente il Cremlino aveva accolto positivamente la proposta di pace del Vaticano. “Prendiamo atto del sincero desiderio della Santa Sede di promuovere il processo di pace”, aveva dichiarato il ministero degli Esteri russo all’agenzia Ria Novosti. Nell’occasione, tuttavia, il ministero aveva ricordato che “nessun passo pratico è stato preso dalla parte vaticana per organizzare il viaggio a Mosca”. Inoltre, era stato sottolineato che tutti gli sforzi indirizzati ad una pace tra le due parti avrebbero avuto senso “solo se si terrà conto della ben nota posizione di principio della Russia su possibili negoziati di pace. Ricordiamo a questo proposito che, a differenza della Russia, che fin dall’inizio è pronta per un dialogo onesto e aperto sulla soluzione in Ucraina, il regime di Kiev rifiuta ancora categoricamente la possibilità stessa di negoziati con Mosca e si affida alla guerra”.