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“L’Ucraina è il maggiore Paese dell’Europa e ora siamo bombardati anche ai confini con l’Ue. Questa situazione non è normale”. Anni di sanzioni “non hanno fermato Putin che ora sta mostrando il suo vero volto. Chiunque rimanga in silenzio ora, sta sostenendo il nuovo dittatore. Ora abbiamo davvero una situazione nuova per tutto il mondo”. Lo ha dichiarato la musicista ucraina Oksana Lyniv, direttrice musicale del Teatro comunale di Bologna, in un videomessaggio rilasciato al termine dell fine prove del suo prossimo concerto in città.
Ucraina, ultimatum di Sala e della Scala allo “zar” Gergiev
A Milano, invece, il Teatro alla Scala ha chiesto una presa di posizione al direttore d’orchestra russo Valery Gergiev. Noto come lo “zar” per il suo appoggio al presidente russo Vladimir Putin, ieri Gergiev era sul podio del Piermarini per il debutto della nuova produzione de ‘La dama di picche’ di Cajkovskij. Prima dell’esibizione dal pubblico è arrivata qualche flebile contestazione e un grido “vattene”; dopodiché solo applausi. Già nei giorni scorsi la Cisl aveva chiesto al sovrintendente Dominique Meyer di domandare una dichiarazione ufficiale a Gergiev.
A cui si è aggiunto anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, con un vero e proprio ultimatum. “Con il sovrintendente del teatro gli stiamo chiedendo di prendere una posizione precisa contro questa invasione e se non lo facesse saremmo costretti a rinunciare alla collaborazione“, ha detto il primo cittadino. Al maestro è stato inviato un messaggio nel quale gli si chiede una dichiarazione in cui auspica una soluzione pacifica del conflitto in Ucraina. Se non lo farà, non sarà lui a dirigere le prossime quattro repliche della ‘Dama’, in programma dal 5 al 13 marzo. E la Scala dovrà trovare un sostituto o cancellare la produzione.
Il direttore sostituito dalla Wiener Philharmoniker negli Usa
Decisione simile a quella adottata dalla Wiener Philharmoniker per la tournée negli Usa. Gergiev, infatti, non dirigerà l’orchestra austriaca alla Carnegie Hall di New York per tre date. A sostituirlo sarà Yannick Nézet-Séguin, direttore musicale del Metropolitan. Con i Wiener non si esibirà nemmeno il pianista Denis Matsuev, sostenitore di Putin. Lo hanno annunciato in una nota congiunta Carnegie Hall e la Wiener Philharmoniker.