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CRONACA

Effetto Green pass, incremento delle prenotazioni per il vaccino

L’effetto del Green pass esteso ai luoghi di lavoro, sia pubblici che privati, ha dato un’ulteriore accelerata alla campagna vaccinale. Le prenotazioni per vaccinarsi contro il Covid, infatti, sono aumentate. Ad affermarlo Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza: “A livello nazionale, si è verificato un incremento generalizzato delle prenotazioni di prime dosi tra il 20% e il 40% rispetto alla settimana scorsa“.

E ha aggiunto che ieri, sabato 18 settembre, è stato riscontrato un aumento “del 35% di prime dosi rispetto alla stessa ora di sabato scorso“. Contando che la maggior parte dei centri vaccinali è ad accesso libero, nei prossimi giorni dovrà essere monitorato l’andamento delle adesioni “per valutare se il trend attuale si consoliderà in maniera strutturale.

I dati della campagna vaccinale

Secondo il report pubblicato sul sito del Governo, aggiornato alle 06:12 di oggi, domenica 19 settembre, sono 82.278.770 le somministrazioni totali di vaccino contro Covid-19. Sono invece 40.916.433 i soggetti che hanno completato il ciclo vaccinale. Questo dato è pari al 75,76% della popolazione over 12.

Green pass: le regole dal 15 ottobre

Come detto, con il nuovo decreto approvato all’unanimità durante il Consiglio dei ministri, estende il Green pass a tutti i lavoratori, sia pubblici che privati. La norma entrerà in vigore a partire dal prossimo 15 ottobre. Per agevolare tutti i lavoratori vaccinati, il Green pass non sarà più valido “dal quindicesimo giorno successivo alla prima dose“, ma dalla “medesima somministrazione“.

Per tutti i lavoratori che saranno trovati sprovvisti di Green pass sono previste delle multe da 600 fino a 1.500 euro. Nel decreto, inoltre, è stata varata anche la sospensione e lo stop allo stipendio per chi è senza Green pass, ma non il licenziamento. Il lavoratore senza certificazione verde sarà considerato “assente ingiustificato” e, come detto, al decorrere del quinto giorno di assenza il rapporto di lavoro sarà “sospeso fino alla presentazone della predetta certificazione e comunque non oltre il 31 dicembre 2021”, quando si concluderà nel nostro Paese lo stato di emergenza.

Redazione

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