La variante Delta del Coronavirus spaventa sempre più, in concomitanza con l’allentamento delle restrizioni (l’intera Italia è in zona bianca) e soprattutto con l’arrivo dell’estate. E così, in queste settimane in cui buona parte del Paese è già concentrata sulle imminenti vacanze, gli equilibri potrebbero nuovamente cambiare. A partire da quel Green pass che permette di viaggiare liberamente per il Paese, ma anche nel resto d’Europa.
Quando e perché può cambiare il Green pass
Come sottolinea l’Adnkronos, infatti, il fatidico Green Pass potrebbe essere rimodulato in relazione ai casi sempre più numerosi di variante Delta in Italia e non solo. Ma ben presto essersi sottoposti soltanto alla prima somministrazione di vaccino potrebbe non bastare più. Come buona parte della scienza medica ha già ampiamente rilevato, infatti, una sola dose non è sufficiente per proteggersi dalla nuova, temutissima variante Covid.
Pertanto nell’immediato futuro è possibile che si debba “rimodulare il Green pass dopo la prima dose di vaccino. Questo però lo lasciamo dire agli scienziati e aspetterei un paio di settimane – ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto su Radio 24 a ’24Mattino’ –. Ma se è vero che la protezione da questa variante c’è dopo due dosi di vaccino, è chiaro che, oltre a correre con le seconde dosi, dobbiamo rimodulare il Certificato verde“.
I dubbi generati da variante Delta e non solo
Green pass sì o no per chi ha ricevuto una sola dose di vaccino, dunque? La situazione è ancora completamente in divenire, come lo stesso Sileri ha confermato: “Aspetterei 14 giorni per l’analisi dei dati che arrivano del Regno Unito e per il controllo della prevalenza della variante Delta in Italia, attualmente vicina al 20%. Aspettiamo di capire di quanto sale in una settimana. E poi una riflessione su questo la farei“.
Sileri, comunque, ha rivendicato la decisione precedente (e a tutt’oggi in vigore) di rilasciare il Green pass anche a chi ha ricevuto una sola dose di vaccino. “Quando è stato formulato, i dati mostravano che andava bene“. Quella contro il Covid, ha aggiunto, “è una battaglia dinamica. Il virus è dinamico e noi dobbiamo essere pronti ad adattarci. Al momento non serve una modifica del passaporto verde, ma va messa in cantiere. L’analisi dei dati ce lo dirà“.