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“Oggi ci siamo riuniti qui a Casa Emergency a Milano per la prima volta dopo la morte di Gino“. A dirlo, commossa, è Rossella Miccio, presidente di Emergency. Il fondatore della Onlus, Gino Strada, si è spento ieri, venerdì 13 agosto, all’età di 73 anni.
“È stato un momento duro e doloroso” ha raccontato Miccio. “Dobbiamo però renderci conto che la sua straordinaria creatura dovrà continuare a esistere senza di lui. Consapevoli che le sue idee continueranno a vivere“.
“Ci sentiamo tutti un po’ più soli” senza Gino Strada
Dopo le esperienze in Italia e all’estero, in varie zone di conflitto, nel 1994 Gino Strada ha fondato Emergency, la sua associazione umanitaria internazionale. Nata a sostegno delle vittime della guerra in tutte le parti del mondo, nel corso degli anni sono state tantissime le attività in sostegno della Onlus di Gino Strada, a cui hanno parteciapato anche personaggi celebri. Inoltre, Emergency ha contribuito alla diffusione di moltissime missioni di pace, a cui il suo fondatore a preso parte, mettendoci per primo la faccia e partecipando attivamente in prima persona.
“Il telefono non ha smesso di squillare. In tanti hanno voluto esserci vicini e ricordare Gino. Questa è la conferma che forse era un po’ un bene comune” ha raccontato Rossella Miccio. “Da oggi ci sentiamo tutti un po’ più soli” ha detto Miccio, “ma per fortuna ci sono centinaia di migliaia di persone anche fuori dal nostro Paese che condividono con noi lo stesso progetto. L’unico rammarico di Gino? Quello di non aver raggiunto ancora più persone e non aver convinto il mondo sull’orrore della guerra“.
Gino Strada, ha raccontato la presidente di Emergency, non si è mai tirato indietro. “È una perdita enorme per noi e per il mondo. Non si è mai tirato indietro. Si è sempre speso in prima persona per i diritti dei più deboli e dei più vulnerabili“.