Per le scuole non è mai facile ripartire, ma quest’anno le difficoltà da superare sono ancora più grandi del solito. Una delle questioni più delicate da affrontare è quella dei banchi monoposto, utili per garantire il distanziamento sociale all’interno delle classi. Al momento ne sono disponibili solo 100.000 sui 2.400.000 necessari a soddisfare le esigenze delle scuole e non è chiaro quando arriveranno quelli mancanti. Un altro problema pressante da risolvere è lo smaltimento dei vecchi banchi biposto, che nei prossimi mesi verranno man mano sostituiti da quelli nuovi. A Genova, l’associazione Music For Peace, che da anni si occupa di cooperazione internazionale, ha deciso di spedirli in Sudan, dove potranno essere utilizzati da altri studenti.
Stefano Rebora, presidente di Music for Peace, spiega di aver ricevuto una richiesta di materiale scolastico dal Sudan, dove l’associazione è attiva con alcuni progetti. Ha quindi chiesto una mano al presidente del Municipio VII Ponente Claudio Chiarotti, che ha prontamente accettato. Nelle prossime settimane, 120 banchi biposto, finora utilizzati dagli studenti di Genova, saranno recapitati a Mayo, il campo profughi che sorge a 20 chilometri da Khartoum, la capitale del Sudan. Qui vivono un milione e duecentomila persone in fuga da Somalia, Ciad, Etiopia, Eritrea e dalla zona del Darfour. “Si tratta di un campo costruito da case di fango, dove esistono moschee, chiese e, ovviamente, anche delle scuole”, spiega Rebora. Il presidente di Music for Peace sottolinea che ciò che in Italia è diventato superfluo, a Mayo può essere ancora molto utile.
Silvia Brocato, l’assessore ai servizi scolastici del municipio Ponente, spiega che al momento hanno aderito all’iniziativa l’istituto comprensivo Voltri I, quello di Pra’, di Pegli e la scuola primaria Alfieri di Multedo. Le scuole non doneranno a Music for Peace solo i banchi biposto, ma anche le sedie e gli armadi in buone condizioni. L’associazione raccoglierà le donazioni entro il 20 settembre, per poi caricarle sulla nave in partenza da Genova il 2 ottobre e diretta da Port Sudan. Una volta lì, il materiale sarà trasferito temporaneamente a Khartoum in un magazzino messo a disposizione dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) e, infine, destinato alle scuole di Mayo.
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