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“Siamo di nuovo in piazza, nonostante ci troviamo in una pandemia globale. La crisi climatica non si è fermata”. Fridays For Future è tornata in oltre cento città italiane, con presidi di studenti che continuano ad urlare la necessità di provvedimenti immediati per preservare il pianeta da una catastrofe ambientale. Per gli organizzatori a livello nazionale quella di oggi è una giornata di sciopero “da una giornata di scuola o di lavoro per inchiodare le persone al potere di fronte alle loro responsabilità e al loro tradimento”.
L’obiettivo dei Fridays for Future: “Stop alle contraddizioni del sistema economico-sociale”
La questione ambientale, secondo gli organizzatori, “continua ad essere ignorata e trascurata dalle persone al potere. La crisi sanitaria ci ha mostrato le contraddizioni dell’attuale sistema economico e sociale, e ci ha costretti ad affrontare la realtà ascoltando la scienza e trattando una situazione di emergenza come tale”.
Fridays for Future è nato ufficialmente, come movimento, nel 2018 grazie all’azione dell’attivista svedese Greta Thunberg, che proprio nell’agosto di due anni fa propose uno sciopero per il clima ispirandosi a iniziative simili svolte nel resto d’Europa, in particolare in Francia. Da allora si è sviluppata fra gli studenti una precisa coscienza sociale nei confronti del tema, e le manifestazioni del ‘Venerdì per il futuro’ sono diventate sempre più frequenti e capillari, coinvolgendo studenti di tutto il mondo.
“Road map per progetti pro-ambiente con il Recovery Fund”
“Noi, la nostra generazione, potrà dire di essere qui fra quarant’anni. Sono pochi i politici che hanno lungimiranza su questi temi. Noi abbiamo tutto l’interesse a preservare il pianeta” ha dichiarato Federico Lobuono, candidato sindaco di Roma, che ha partecipato alla manifestazione nella Capitale.
“Siamo in piazza per il sesto sciopero per il clima perché, se quest’anno ci ha insegnato qualcosa, è che non c’è più tempo da perdere. Le emergenze rivanno affrontate nell’immediato. Questo chiediamo. Presenteremo una road map per chiedere al Governo di usare i fondi del Recovery Fund per l’ambiente. Manifestare per il clima è importante è utile, lo dimostra il voto del Parlamento europeo“ hanno ribadito gli studenti romani.