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Tornano in piazza i Fridays For Future di Torino, che oggi sono scesi sotto il Comune “armati” di scarpe, fisicamente in pochi ma con il suolo cittadino tappezzato delle calzature, a rappresentare chi non c’era. Valentina Bonavoglia, una delle manifestanti, racconta: “Tornare in piazza? Bello, ci eravamo quasi dimenticati cosa volesse dire stare insieme per combattere per una causa dal vivo e non dai social. Le scarpe sono un simbolo, non possiamo manifestare fisicamente perché sarebbe un assembramento e come movimento rispettiamo la scienza però è un flash mob europeo”.
I Friday For Future hanno rispettato tutte le misure di sicurezza
La presenza fisica è limitata al minimo, indispensabile e tutte le misure di sicurezza saranno rigorosamente rispettate. Piazza piena, quindi, ma senza assembramenti, visto anche che l’orario della dimostrazione dei Fridays For Future va dalle 15 alle 18.30, in modo da dilazionare il più possibile accessi e uscite. “È una manifestazione simbolica per fare capire alla Città che non si può lasciare indietro nessuno”, prosegue Bonavoglia. “Oggi è la giornata dell’ambiente e dopo il Coronavirus più che mai sarebbe ora di ascoltare il pianeta; non basta quello che abbiamo imparato, non è bastato sparire per due o tre mesi. Noi continueremo a manifestare, faremo presto una pedalata”.
Il movimento ha lanciato una campagna che si chiama “Ritorno al Futuro”, che è già stata sottoscritta da 350 professori universitari di tutta Italia. Poi c’è la questione del meeting internazionale. Quest’anno era previsto a Torino, ad agosto, ma i Fridays hanno deciso per prudenza di rimandare. Appuntamento quindi al 2021, quando il raduno si farà sempre nel capoluogo piemontese. Confermata anche la presenza di Greta Thunberg, l’attivista svedese ispiratrice di questo movimento. Che città sperano di vedere, tra un anno, i Fridays For Future? “Una che sta affrontando veramente i problemi ambientali e non quella più inquinata d’Europa”.