Nel corso della celebrazione del Giorno del Ricordo al Quirinale, Sergio Mattarella, il presidente della Repubblica, ha dichiarato che “le foibe e l’esodo hanno rappresentato un trauma doloroso per la nascente Repubblica che si trovava ad affrontare la gravosa eredità di un Paese uscito sconfitto dalla guerra. Quelle vicende costituiscono una tragedia, che non può essere dimenticata. Non si cancellano pagine di storia, tragiche e duramente sofferte. I tentativi di oblio, di negazione o di minimizzare sono un affronto alle vittime e alle loro famiglie e un danno inestimabile per la coscienza collettiva di un popolo e di una nazione”.
Mattarella: “Pagine buie sembrano volersi riproporre”
“Dall’Ucraina al Medio Oriente ad altre zone del mondo, la convivenza, la tolleranza, la pace, il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale sono messi a dura prova. I soprusi e le violazioni si moltiplicano e chiamano quanti condividono i valori di libertà e di convivenza a una nuova azione di contrasto, morale e politica, contro chi minaccia la libertà, il corretto ordine internazionale e le conquiste democratiche e sociali. Pagine buie della storia, anche d’Europa, sembrano volersi riproporre”, ha aggiunto Mattarella. “Disponiamo di un forte antidoto e dobbiamo consolidarlo e svilupparlo sempre di più: la costruzione dell’Unione europea, pur con i suoi ritardi e le sue carenze ha rappresentato il ripudio delle barbarie provocate da tutti i totalitarismi del novecento e la concreta e valida direzione di marcia per guardare al futuro con fiducia e con speranza”.
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