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Ventotto anni dopo Firenze ricorda l’anniversario dell’attentato di via dei Georgofili, in uno dei momenti bui della storia del nostro Paese: l’offensiva della mafia allo Stato. Con l’epoca delle stragi che colpì anche il capoluogo toscano. Una commemorazione, quella della scorsa notte, pur limitata dalle regole anti Covid ma che ha visto comunque una intensa partecipazione anche via social, con la diretta Facebook dell’Associazione Strage di via dei Georgofili.
Diverse le iniziative in giornata, con anche una serata di omaggio e riflessione in Palazzo Vecchio. Serata nella quale c’è stato spazio anche per un momento musicale in ricordo della vittime. Alla commemorazione, che ha avuto come di consueto il suo culmine alle ore 1.04, ora dell’esplosione, hanno partecipato tra gli altri la Regione e il Comune di Firenze con il presidente Eugenio Giani e il sindaco Dario Nardella.
I fatti riguardanti la strage di via dei Georgofili
Il 27 maggio 1993, pochi minuti dopo l’una del mattino, in via dei Georgofili a Firenze, una terribile esplosione sconvolse il centro storico distruggendo la Torre dei Pulci, sede dell’Accademia dei Georgofili. L’attentato compiuto da Cosa nostra provocò la morte di cinque persone e il ferimento di una quarantina. Durante quei giorni numerose squadre dei vigili del fuoco ebbero un ruolo di primo piano sia nell’immediatezza dei soccorsi alle persone coinvolte dall’esplosione, sia successivamente nell’opera di ripristino della sicurezza. In una notte che lascia tutt’ora il segno in Firenze e nella sua gente.