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Fuori programma veloce ma “doveroso” oggi pomeriggio durante la sua visita in Lombardia per il commissario per l’emergenza Covid. Francesco Paolo Figliuolo, infatti, lasciata Milano, ha raggiunto la Fiera di Bergamo.
Figliuolo e il “doveroso” fuori programma di Bergamo
“Questo di Bergamo è stato un fuori programma, ma per me doveroso – ha detto Figliuolo –. Stiamo facendo un giro di visite in tutte le Regioni per verificare che il piano vaccinale nazionale sia coerente con quanto accade nei territori. Abbiamo oggi reso omaggio a questa città e questa provincia, che tanto hanno sofferto. In particolare nella prima fase della pandemia“.
“Il mio pensiero va a tutti colori i quali hanno perso i propri cari, a tutte le persone che stanno soffrendo e hanno sofferto. Ma anche a tutti i nostri sanitari, che hanno combattuto in prima linea e che stanno combattendo ormai da più di un anno“, ha proseguito Figliuolo nel suo omaggio a Bergamo e a tutto il Paese, falcidiato dal Coronavirus dall’ormai lontano febbraio 2020.
Dalla sofferenza alla ripartenza
“Essere qua in questo momento vuole essere una testimonianza diretta. Ringrazio anche il sindaco di Bergamo, la direttrice dell’ospedale Papa Giovanni e tutto il lavoro che è stato fatto per allestire questa struttura alla Fiera. E quindi la partecipazione degli artigiani di Bergamo, l’Associazione Nazionale Alpini, la Protezione Civile e tutte le associazioni di volontariato“, ha insistito Figliuolo.
“Qui è rimasto ancora il segno della sofferenza. Ma c’è anche il segno della ripartenza. Tra il 10 e il 12 aprile qui ci saranno 24 ulteriori linee per le categorie di persone che ancora devono essere vaccinate“, è stato il messaggio finale di Figliuolo. “Da questa città riparte anche un segnale importante sul volontariato. Qui c’è stata un’attivazione importante del volontariato. E questo è un segnale per tutto il Paese“. Ha aggiunto il capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.
