La Rai prepara un piano alternativo per Sanremo 2026 dopo la sentenza del Tar. Novità su sponsor, calendario e gestione del Festival
Conclusa con successo la 75ª edizione del Festival di Sanremo, che ha registrato ascolti da record e un impatto economico notevole, la Rai si prepara già al futuro. La recente sentenza del Tar della Liguria, che ha stabilito l’impossibilità per l’azienda di detenere in esclusiva la convenzione per l’organizzazione della kermesse, ha aperto un nuovo scenario. In attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato in appello, la Rai sta valutando un piano alternativo per mantenere un legame solido con il Comune di Sanremo e garantire la continuità dell’evento. A confermarlo è stato Marcello Ciannamea, direttore dell’Intrattenimento Prime Time.
La nuova proposta della Rai al Comune di Sanremo
Già durante la settimana del Festival, Ciannamea aveva accennato alla possibilità di una nuova strategia. Ora, ai microfoni dell’Ansa, ribadisce l’intenzione di presentare nei prossimi giorni una proposta autonoma al Comune di Sanremo. L’idea è di siglare un nuovo accordo che, pur ispirandosi alla precedente convenzione, introduca elementi migliorativi, sia sotto il profilo economico che gestionale: “Presenteremo una proposta autonoma di accordo al Comune di Sanremo per l’organizzazione del Festival, seguendo il modello della convenzione ma con un aggiornamento significativo e una ridefinizione dei parametri economici”.
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Il punto cruciale riguarda anche il finanziamento della manifestazione. I 5 milioni di euro annualmente destinati alla convenzione dovranno essere riformulati in base ai nuovi criteri. Ciannamea sottolinea che la Rai ha totale fiducia nella validità del proprio ricorso contro la sentenza del Tar e attende con impazienza l’udienza presso il Consiglio di Stato.
“Abbiamo chiesto la sospensiva della sentenza e speriamo di essere auditi il prima possibile. Il nostro obiettivo è consolidare il rapporto con il Comune su una base pluriennale. Se dovesse essere indetta una gara pubblica, parteciperemo con tutta la nostra determinazione”.
Una delle questioni sollevate riguarda l’eventuale apertura della gestione del Festival a nuovi competitor. Discovery e altri colossi dell’intrattenimento potrebbero essere interessati a una gara pubblica per ottenere i diritti di produzione della manifestazione. Tuttavia, Ciannamea respinge l’idea che un altro operatore possa garantire lo stesso livello di efficienza e capillarità della Rai: “Chi ha osservato il Festival di Sanremo si sarà reso conto della straordinaria macchina organizzativa che solo la Rai è in grado di mettere in movimento. Mobilitiamo un intero ecosistema di media, dalle testate giornalistiche alle radio e ai social, garantendo risultati straordinari”.
Un altro tema aperto riguarda la gestione pubblicitaria del Festival 2026. Negli ultimi anni, la contrattualizzazione degli sponsor e la visibilità dei marchi hanno sollevato alcune criticità. Ciannamea riconosce la necessità di ridefinire gli accordi con Rai Pubblicità per trovare una formula che soddisfi tutte le parti coinvolte: “Dobbiamo lavorare su una nuova strategia commerciale, ascoltando il punto di vista degli sponsor per evitare complicazioni. Non possiamo permetterci di ritrovarci con problemi contrattuali”.
Oltre alle questioni economiche, c’è un problema di calendario: nel febbraio 2026, le Olimpiadi Invernali di Cortina monopolizzeranno l’attenzione mediatica dal 2 al 22 febbraio. Questo impone una riflessione sulla programmazione del Festival, che solitamente si tiene nella prima metà di febbraio. A complicare ulteriormente la situazione ci sono anche gli impegni calcistici della Coppa Italia e della Champions League, che potrebbero condizionare la collocazione dell’evento. “Dovremo trovare il giusto incastro con il calendario sportivo. Dipenderà molto dalle programmazioni delle competizioni internazionali”.
L’unica certezza, al momento, è la presenza di Carlo Conti come conduttore e direttore artistico della prossima edizione. Ciannamea non ha dubbi sulla sua conferma e lo sottolinea con una battuta: “Solo un folle potrebbe pensare diversamente”.
In attesa di ulteriori sviluppi sulla convenzione tra la Rai e il Comune di Sanremo, il Festival si conferma un evento di enorme rilevanza nazionale, destinato a essere al centro del dibattito ancora per molto tempo.