Preziosi e insostituibili, i nonni sono la colonna portante di migliaia di famiglie italiane. Specialmente, durante la pandemia, hanno svolto un ruolo fondamentale, contribuendo con oltre 38 miliardi ai bilanci delle famiglie. Lo evidenzia FederAnziani Senior Italia, in occasione della Festa dei Nonni, che si celebra ogni 2 ottobre, in Italia.
Il ruolo chiave dei nonni durante la pandemia
Oltre a fare da babysitter ai loro nipoti, sono 12 milioni i nonni italiani che sostengono economicamente le famiglie dei propri figli. Vestiti, giochi, libri, scuola e sport, il contributo dei nonni si rivela in molti casi fondamentale per assicurare una tranquillità economica a figli e nipoti. In tanti casi contribuiscono a pagare il mutuo o l’affitto di casa, talvolta semplicemente a fare la spesa.
Difficile inoltre quantificare il valore economico dell’attività di accudimento dei nipoti, specialmente durante la pandemia, quando le scuole erano chiuse e i genitori divisi tra lavoro e famiglia. Tra le motivazioni che hanno spinto i nonni a vaccinarsi per primi, oltre a proteggere la propria salute, c’è proprio il lavoro di accudimento dei nipoti. Per il 98% dei nonni, il vaccino è stato lo strumento essenziale per riabbracciare figli e nipoti, permettendo loro di tornare alla normalità.
L’indagine condotta da FederAnziani ha evidenziato il ruolo chiave dei nonni durante la pandemia, e non solo. Il 92,8% dei senior aiuta o ha aiutato economicamente figli e nipoti, facendolo spesso (48%), qualche volta (34,7%) o raramente (10,1%). Mentre solo il 7,2% non lo ha mai fatto. Tra coloro che hanno aiutato la famiglia dei figli, il 41,8% ha trasferito mensilmente una cifra compresa tra i 100 e i 500 euro, l’8,2% una cifra compresa tra i 500 e i 1.000 euro. Mentre il 7,3% addirittura ha contribuito mensilmente con oltre 1000 euro. Queste cifre proiettate sulla popolazione dei senior portano a un totale di circa 38,2 miliardi.
Sei nonni su dieci fanno da babysitter ai nipoti
Ma un aiuto altrettanto importante è quello legato alla cura dei nipoti: il 35,5% dedica loro fino a 10 ore a settimana, Il 24,4% se ne occupa tra le 10 e le 20 ore, il 7,4% tra le 20 e le 40 e il 7,4% per oltre 40 ore. Quando i genitori non ci sono i nonni si trasformano in babysitter a tempo pieno. Vanno a prenderli a scuola e li accompagnano nelle varie attività (43,3%). Li portano al cinema o in altri luoghi di divertimento, ma c’è anche chi li porta con sé in vacanza (7,9%). Alla domanda “Pensi che i tuoi nipoti continueranno ad avere bisogno di te?” rispondono positivamente sei nonni su dieci. Il 53,6% è convinto che il principale supporto continuerà ad essere il lavoro di cura, mentre il 7,7% crede che si ritroverà di nuovo a dover dare una mano dal punto di vista economico.
Il 98,2% dei nonni vaccinati: le motivazioni
La quasi totalità del campione intervistato, ovvero il 98,2%, ha completato il ciclo vaccinale contro il Covid-19. Tra le motivazioni che hanno indotto gli anziani a vaccinarsi c’è soprattutto il desiderio di sconfiggere la pandemia e tornare alla normalità (86,3% dei rispondenti). In particolare, emergono la volontà di tornare a riabbracciare figli e nipoti (27,8%); il timore dei rischi legati al Covid (21,3%); la necessità di fornire un concreto aiuto ai figli e ai nipoti (14,4%).
FederAnziani: “Importante vaccinarsi per i nonni”
“Per celebrare questa edizione della festa abbiamo scelto un messaggio centrato sull’importanza del prendersi cura dei propri nonni. E per i nonni prendersi cura anche di loro stessi“. Così scrive FederAnziani in occasione della Festa dei Nonni. In che modo? Vaccinandosi tutti contro il Covid, seguendo le cure del medico e monitorando la propria salute attraverso le visite lasciate in sospeso durante la pandemia. “Se i nonni sono corsi a vaccinarsi per tornare alla normalità, è importante che il resto della società manifesti nei loro confronti lo stesso senso di responsabilità, vaccinandosi“. Così ha dichiarato il Presidente Senior Italia FederAnziani Roberto Messina.