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Il dolore di una mamma che saluta per l’ultima volta suo figlio. Ossia Federico Carboni, il 44enne di Senigallia (Ancona) che da oltre un decennio combatte con un dramma senza soluzione. Questo è il messaggio della signora Rosa Maria, che ha raccontato in un video, affidato all’Associazione Luca Coscioni, i 13 anni vissuti accanto al figlio dopo l’incidente che lo ha reso tetraplegico.
L’orgoglio e il dolore di una mamma
“Sono molto orgogliosa di mio figlio, e anche il padre lo sarebbe stato. Questa è una cosa che mio figlio mi ha insegnato. Mi ha insegnato tante belle cose. Mi ha insegnato la vita. Scusatemi per l’emozione mentre lo dico“, ha spiegato la madre di Federico Carboni. Il figlio, precedentemente noto con lo pseudonimo di Mario, è il primo italiano ad avere avuto accesso al suicidio medicalmente assistito.
La signora Rosa Maria ha passato in rassegna ciò che ha rappresentato per lei supportare il figlio. Compresa la reazione alla decisione di Federico Carboni di porre fine alle sue sofferenze attraverso il ricorso al suicidio assistito. “Questi 13 anni sono stati abbastanza tosti – ha ammesso –. Il percorso che ha scelto lui, di arrivare a questa conclusione della sua vita, è perché purtroppo non ce la fa più. È stata una scelta dura, sia per lui sia per me e per tutti quelli che gli sono stati vicino. E che ancora gli stanno vicino“.
La decisione di Federico Carboni e la reazione della madre
La madre di Federico Carboni ha quindi voluto illustrare come accolse la decisione del figlio. “In principio è stata molto dura accettarla – ha spiegato ancora Rosa Maria –. Perché lì per lì quando me l’ha detto, come madre, ti spacca il cuore. Però dopo, col tempo che passava piano piano, il dolore e le sofferenze sono aumentate. Capisco quindi la sua decisione, abbastanza crudele. Però è una vita molto difficile per lui. Deve stare sempre sul letto, convivere con i suoi dolori. Ogni tanto soffre anche di piccole crisi di nervi, soprattutto quando sta male“.
“Il suo è un dolore molto forte. Ma è un dolore sia per lui che per me“, ha concluso la donna. Nelle ore precedenti alla sua morte, Federico Carboni aveva a propria volta raccontato le sue traversie personali ed espresso l’augurio che il suo caso permetta che in Italia si assecondino ora le volontà di chi convive con dolori non più sopportabili.