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Da oltre un anno, Patrick Zaki è detenuto in Egitto con l’accusa di aver diffuso contenuti di “propaganda sovversiva su internet”. Finora gli appelli di autorità, partiti e associazioni sono rimasti inascoltati dal regime del presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi, che si è rifiutato di aprire un vero processo, scarcerare il ricercatore o cercare una mediazione. Per esprimere il proprio sostegno a Zaki e a Giulio Regeni, il dottorando dell’Università di Cambridge morto in Egitto in circostanze mai del tutto chiarite, Federconsumatori Lombardia ha dato il via a una nuova iniziativa. Come spiegato dal suo presidente, Natale Carapellese, l’associazione propone di evitare le vacanze in Egitto fin quando Zaki non sarà liberato. “Speriamo che questa iniziativa possa sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema“.
“Servono azioni concrete” per aiutare Zaki
“Partecipiamo a questa iniziativa per dare il segnale che bisogna uscire dal torpore e intraprendere delle azioni concrete“. Lo ha dichiarato Nicola Lombardo, membro del comitato di presidenza della Federazione Italiana Tempo Libero della Lombardia. “Siamo consapevoli che il turismo in Egitto rappresenta per molte famiglie l’unica possibilità di poter fare delle vacanze, visti anche i prezzi molto concorrenziali. Invitiamo però a considerare con moderazione la promozione turistica in quel Paese fino a quanto non avverrà la liberazione di Patrick Zaki“, ha aggiunto Lombardo.