Eitan, bimbo Mottarone nel dramma: nonno accusato di sequestro

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Assume contorni sempre più drammatici la vicenda del piccolo Eitan, il bimbo sopravvissuto al crollo della funivia del Mottarone. La sua custodia è stata a lungo contesa dai parenti tanto che ora addirittura arriva una denuncia per sequestro di persona. Con l’aggravante che deriva dal fatto che la vittima è un minorenne.

Eitan, le indagini sul sequestro da parte del nonno

Nel registro degli indagati c’è Smhuel Peleg, il nonno materno di Eitan. Proprio lui due giorni fa ha visitato il nipote a Pavia, dove alloggia da una zia paterna, e poi lo ha ricondotto con sé in Israele senza l’autorizzazione dei parenti. A presentare la denuncia è stata proprio la zia, Aya Biran, nominata tutrice legale del bambino. “Stiamo studiando, stiamo lavorando. In questo momento non siamo in grado di fare dichiarazioni, ci serve tempo“. A dirlo è l’avvocata Cristina Pagni, che assiste la zia tutrice di Eitan, dopo avere incontrato in tribunale a Pavia i magistrati che si occupano del sequestro.

Gli inquirenti, al lavoro con il coordinamento del procuratore aggiunto Mario Venditti, ritengono che possano esserci dei complici dietro al presunto rapimento di Eitan. Una delle sospette è Etty, nonna materna del bambino. “Era in Italia ed è parte del rapimento. Sostiene di essere rientrata da Israele il giorno prima, per avere un alibi“, è la tesi che ha esposto in un’intervista alla radio israeliana 103 Fm Or Nirko, marito di Aya Biran.

Lo stesso governo di Israele, peraltro, secondo quanto raccolto dall’Ansa ritiene che Eitan debba rientrare in Italia. Ma la vicenda resta complicata da molte settimane, con i diversi parenti che se ne contendono la custodia. In agosto era stata una zia materna, Gali Peri, a ritenerlo “in ostaggio” da parte dei suoi attuali tutori.

Cosa sostengono i parenti di Israele

Eitan è stato sottratto da una famiglia che non lo conosceva, che in precedenza non era stata a lui vicina in alcun modo“, avevano infatti affermato i legali della donna da Israele, come riporta l’agenzia. Il bimbo si trova dal 10 giugno scorso in provincia di Pavia, nella casa in cui abitano gli zii tutori (Aya Biran, come detto, è la sorella del padre). Al momento del suo arrivo, dopo un viaggio iniziato da Torino, avevano chiesto addirittura l’intervento dei Carabinieri per preservare la privacy del piccolo dai tanti curiosi.

Intanto il piccolo Eitan ha tolto i gessi già prima dell’estate e sembra stare sempre meglio. A parlarne era stato il rabbino capo di TorinoAriel Di Porto, a Verbania per un’iniziativa benefica. Si tratta della consegna dei premi raccolti per il piccolo dai ciclisti professionisti del Giro d’Italia, avvenuta lo scorso 28 maggio a Stresa. Presente sulla funivia in quel tragico 23 maggio, il bimbo ha perso il papà Amit, la mamma Tal, il fratellino di due anni Tom e i bisnonni Barbara e Itshak.

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