[scJWP IdVideo=”jFrLY43E-Waf8YzTy”]
Stamattina davanti alla Regione Toscana è stato organizzato un presidio simbolico per denunciare la mancanza di vaccini tra le persone più fragili. “I disabili gravi muoiono senza adeguata assistenza personale“, è stato il motto delle associazioni Habilia, AviToscana associazione vita indipendente delle persone con disabilità e la onlus che si occupa dei tetraplegici.
La vaccinazione e i disabili: le spiegazioni
“È vergognoso, anche da un punto di vista logico. Le persone che sono a rischio e che sono state ricoverate hanno delle caratteristiche. Sia di età che di problematiche personali. Quindi è vergognoso che le persone disabili non siano ancora state vaccinate. Dovevano essere le prime“, spiega Costanza Loni del consiglio direttivo dell’associazione onlus Habilia.
“A noi, invece, hanno spiegato che hanno fatto una scelta di questo genere. Ovviamente dopo il personale medico, sanitario, che ha la priorità per ragioni logiche. E lo stesso vale per i volontari e il personale delle ambulanze. Però dopo di loro devono essere vaccinate le persone che sono a maggior rischio. Anche perché, oltretutto, intasano i Pronto Soccorso“, è la precisa accusa di Costanza Loni. E non mancano le testimonianze dirette di diversi disabili: “I centralini non sono preparati. Chiamiamo per fare la prenotazione e ci rispondono che non capiscono quello che diciamo“.
L’emergenza Covid: un dramma nel dramma
E nel sit-in organizzato dalla onlus Habilia la maschera rappresenta l’impossibilità dei disabili di essere visti e riconosciuti dallo Stato. “Ho deciso insieme a tutte le altre associazioni di venire qui e fare una protesta ufficiale. Un presidio simbolico che rappresenta quello che noi siamo, invisibili Covid – aggiunge Loni –. Non siamo stati presi in considerazione nella vaccinazione, anche se avevamo la priorità. Allo stesso modo, non sono vaccinati neanche i nostri caregiver e i nostri cari che ci prestano assistenza“.
Ogni nucleo familiare che presenti persone disabili ha vissuto un dramma nel dramma con lo scoppio della pandemia: “Io ho un’amica paralizzata completamente, che ha avuto solo la prima dose. Non hanno vaccinato né i familiari, né la sua assistente. Quando è entrato il Covid in questo nucleo familiare, è stato un dramma“.